Da oggi fino al 15 luglio la Fiorentina sarà in apnea, in attesa di capire se Moise Kean rimarrà a Firenze o prenderà altre direzioni. Un periodo bollente di due settimane in cui i viola rischiano di perdere il proprio cannoniere da 25 reti, fra campionato e coppa. Sul suo contratto c’è una clausola rescissoria da 52 milioni, valida per 15 giorni, che fa tremare la Fiorentina da tempo, ma il gong iniziale scatta oggi e per questo i brividi crescono.
Chi vuole Kean deve versare 52 milioni alla Fiorentina in una sola tranche. Non è rateizzabile come in altri casi e la cifra serve tutta e subito. E soprattutto, per il club che arriva a bussare, serve il “sì” del giocatore che deve essere convinto da un top club e/o da un mega ingaggio. Dall’Arabia, l’Al-Qadsiah ha già messo sul tavolo del calciatore una proposta da 15 milioni a stagione per tre anni quindi 45 fino al 2028. Gli stessi sauditi hanno fatto pure sapere di essere disposti ad accendere la clausola, se arrivasse il benestare di Moise. Kean però non ha fretta di dare una risposta, né positiva né negativa. Anche perché vuole capire come e quante società si presenteranno da qui al 15 luglio e poi analizzerà la situazione.
Intanto il Manchester United lo monitora, ormai da tempo, ma aspetta che entri nel vivo il domino europeo degli attaccanti e la questione Kean in questo momento non sembra una priorità in Premier. È invece una priorità per la Fiorentina che spera di tenerlo ed è pronta a rivedere il contratto al rialzo nel caso in cui rimanesse, dopo questa finestra di mercato. A Firenze si è rilanciato ed è stato un matrimonio felice che il presidente Rocco Commisso non vorrebbe fosse interrotto. In più in città Moise sta bene, in viola è amato, coccolato e al centro del progetto. C’è un aspetto sentimentale e di cuore che nessuno in riva all’Arno vuole trascurare e anche il prossimo allenatore, Stefano Pioli (che diventerà ufficiale in settimana) spera di poter contare sul suo numero 20. Lo scenario non è cambiato rispetto ad alcuni giorni fa e nessuna decisione è stata presa. Adesso in realtà inizia una fase interlocutoria, ma quel che cambia veramente è la logistica e il fatto che, da oggi, chi vuole può portarsi via l’attaccante. Ad ora però non c’è aria di svolta immediata all’orizzonte. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.