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Fiorini: “Mi voleva l’ Empoli, scelsi la Fiorentina col cuore. Io come Gonzalo? Un onore”

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Fiorini: “Mi voleva l’ Empoli, scelsi la Fiorentina col cuore. Io come Gonzalo? Un onore”

Marco Collini

2 Luglio · 12:59

Aggiornamento: 2 Luglio 2021 · 12:59

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Mattia Fiorini

Parlando delle giovani promesse della Fiorentina, Labaroviola ha contattato in esclusiva Mattia Fiorini, capitano uscente della Primavera viola.

Buongiorno Mattia, ci racconti come nacque il tuo legame col calcio?

“Ho cominciato nella gloriosa Cattolica Virtus, sono stato lì fino ai nove anni..poi è arrivata la possibilità di giocare per la squadra del mio cuore..”

Ricordi la prima chiamata della Fiorentina?

“Certamente, ero al campo della Cattolica. Scoppiai a piangere dalla gioia. Sapevo che anche l’Empoli era sulle mie tracce, ma quando spuntarono i viola non ci pensai un attimo..”

Com’è stato giocare nella Fiorentina da fiorentino?

“Sono stati fin qui undici anni indimenticabili, nei quali mi sono formato da ragazzino a uomo. Non finirò mai di ringraziare tutti coloro ci sono sempre stati, dai magazzinieri, a tutti i membri degli staff della mia squadra. Giocare per la maglia della mia città, della quale sono sempre stato tifoso come molti, dalla mitica Curva Fiesole. Lì mi portava mio padre, anche se la società ci offriva il posto in tribuna. Andavo a tifare Luca Toni..non dimenticherò mai quegli anni”.

Descriviti tatticamente..

“Ho sempre giocato da regista, mi è sempre piaciuto cucire il gioco. Quest’anno con l’infortunio di Dutu, mister Aquilani mi ha arretrato come centrale della difesa a tre. Mi son trovato benissimo ed anzi, alla squadra è giocato avere un doppio play. L’ho fatto volentieri ma resto un centrocampista”.

gonzalo rodriguez
Gonzalo Rodriguez

Da difensore ti hanno accostato a Gonzalo Rodriguez, ti ci rivedi?

“Me lo hanno detto in molti, siam simili per la predisposizione a costruire da dietro. Di sicuro mi sento onorato anche del minimo paragone”.

Bigìca e Aquilani, le differenze?

“Sono entrambi bravissimi, anche se sono agli estremi come insegnamenti. Bigìca punta moltissimo sulla motivazione, è un vero martello e cura in maniera meticolosa la fase difensiva. Aquilani invece punta molto più sul possesso palla, la costruzione dal basso ed il controllo della partita sono il suo mantra”.

Chi è stato il compagno che quest’anno è cresciuto di più?

“Cito senza dubbio Giovanni Corradini, classe 2002′. Essendo anche lui un centrale di centrocampo ho avuto modo spesso di confrontarmi con lui. Gli ho dato anche molti consigli da capitano, diciamo che lo pungolavo, l’ho tenuto sotto la mia ala protettiva. È cresciuto moltissimo da gennaio in poi, quando poi mi son spostato in difesa e lui ha preso pieno possesso della mediana”.

 

Si è chiusa la tua esperienza con la Primavera, vedi in arrivo un rinnovo?

“Penso e spero ci possa essere il rinnovo. Ora è presto, la prima squadra ha ufficializzato ieri il tecnico ed hanno altro a cui pensare. Sono tornato da pochi giorni dalle vacanze ad Ibiza, mi sono subito messo sotto con la preparazione personale, il tutto a livello individuale ma ci vuole per poter mantenere il tono muscolare’.

Ti vedi più in serie C oppure in B?

“L’anno scorso avrei detto la C, ma dopo l’ultimo anno mi vedo molto maturato sia tatticamente che a livello mentale, sarei pronto anche per cimentarmi in serie B. Con la Fiorentina come obiettivo per il domani”.

Marco Collini

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