di Giancarlo Sali
Oggi ai microfoni di Labaro Viola abbiamo avuto Nicolò Schira, giornalista della Gazzetta dello Sport ed esperto di calciomercato, al quale abbiamo chiesto lumi su tutti i movimenti della Fiorentina.
Abbiamo letto qualche giorno fa il tuo tweet sul rinnovo imminente di Sottil, confermi la notizia?
Assolutamente sì.
E su Ranieri?
C’è stato un incontro tra Pradè ed il procuratore del calciatore 2 settimane fa. Rinnoveranno entrambi, la Fiorentina vuole blindare i suoi giovani di valore. Giocatori per il presente e per il futuro. Servono sia per la lista della Serie A che per quella Uefa, se si fanno le coppe, ma loro non sono dei tappabuchi, bensì calciatori di prospettiva come Venuti e Castrovilli che hanno già rinnovato. Sottil ha dimostrato nel precampionato di poter dire la sua, Venuti ha conquistato 2 promozioni dalla Serie B, Ranieri viene da un anno buono in B e Castrovilli è entrato in Nazionale.
E su Chiesa ci sono delle possibilità che rinnovi, o a fine stagione andrà via?
Qualche possibilità c’è perché il cambio di Proprietà, che all’inizio lasciava tanti dubbi, ha invece portato ad un progetto ed a un percorso molto interessanti. L’entusiasmo, l’acquisto di Ribery sono tutte cose che possono far riflettere Federico Chiesa. Non è un mistero però che dalla scorsa estate volesse andare a giocare la Champions League, in una squadra che vuole vincere il proprio campionato nazionale. Aveva anche una mezza intesa con la Juventus, ma la Fiorentina ha fatto muro. I bianconeri restano i favoriti per la corsa al talentino azzurro, anche perchè la poca brillantezza di Chiesa in questo Campionato sta smorzando gli interessi dei club esteri, che invece l’estate scorsa erano pronti a fare follie per lui (spesso abbiamo visto loro emissari al Franchi durante la passata stagione). Dopo l’Europeo per me vorrà assaporare grossi palcoscenici, ma la Fiorentina c’entrando almeno l’Europa League può avere qualche chance per il rinnovo.
Nomi per gennaio in chiave Fiorentina?
La Fiorentina cerca un centrocampista di struttura, un mediano, e Joe Barone e Pradè hanno già incontrato 2 volte l’entourage di Amrabat, centrocampista marocchino, ora al Verona ma di proprietà del Club Bruges. Però il grosso verrà fatto in estate, con l’ingresso di almeno 3 pedine fondamentali per diventare una squadra completa per puntare all’Europa. C’è chi parla di movimenti anche in attacco per gennaio ma a me non risulta, perchè Montella pare aver trovato la quadra con Chiesa e Ribery davanti. Semmai si attende Pedro e che Montella trovi la formula giusta per giocare con Chiesa e Ribery larghi ed un centravanti in mezzo. Poi hanno Vlahovic, giovane talento indiscutibile che ho potuto ammirare nella partita col Monza in Coppa Italia (gara in cui mise a segno una doppietta in pochi minuti, ndr), squadra quasi di B per come sta dominando in Serie C e Boateng che è una buona riserva. Per ora la situazione di Pedro è indecifrabile, ma la Fiorentina ci punta molto ed aspetta che sia pronto fisicamente.
Il discorso De Paul si può riaprire in l’estate?
Sì, ma solo se i Pozzo abbasseranno le pretese da 35-40 milioni. La Fiorentina è arrivata al massimo a 25, ed a 35-40 milioni si sono tirate indietro anche Roma ed Inter negli ultimi giorni di mercato. De Paul è partito male in stagione con quella brutta espulsione, ma ora con la grande prestazione ed il grande goal a Genova può ritornare sui suoi livelli.
Che Campionato ti aspetti dalla Fiorentina di oggi: tranquillo o la vedi già in grado di attaccarsi al treno europeo?
Se prende continuità e non butta punti con squadre inferiori come ha fatto con il Parma può agganciarsi al treno europeo (son quelle le partite in cui puoi capire se sei da 6′, 7′, 8′ posto o da 10′, 11′). Certo se si conferma l’Atalanta ed il Cagliari si mantiene la sorpresa del Campionato si fa veramente dura (anche se Milan e Torino stanno bucando), però io non la vedo ancora fuori dai giochi. Col Parma è mancato quel centravanti che ti fa vincere partite non bellissime, e nel girone di ritorno questo potrebbe essere Pedro. Senza dimenticare della possibilità di entrare in Europa passando per la Coppa Italia.
Chiudiamo con Montella, ti aspettavi una sua conferma con la nuova Proprietà?
In teoria no, perché quando cambi società, ds e struttura interna, è difficile che resti l’allenatore precedente ed anch’io l’avrei cambiato. Ma poi 2 variabili l’hanno favorito, il fatto che il direttore sportivo nuovo fosse Pradè, suo amico, e con il quale ha collezionato proprio alla Fiorentina 3 quarti posti di fila, e l’incontro a New York, dove le 2 parti (Commisso e Montella) si sono piaciute. E col senno di poi ti dico che hanno fatto bene. Per Montella questa è una possibilità importantissima, un vero nodo cruciale per la sua carriera viste le sue alterne fortune passate: se fa bene torna nel giro degli allenatori di prima fascia, se fa male rischia un grosso declassamento.