Dodò ha anche raccontato il suo rapporto con i molteplici allenatori avuti nella sua carriera a La Gazzetta dello Sport: “Io nasco terzino, anche se mi piace attaccare. Fonseca mi diceva di pensare prima a difendere. Poi arrivò De Zerbi che mi cambiò in mezzala e mi trasformò. E Palladino? Raffaele vuole il possesso. Anche lui vuole attaccare, ma ci chiede di rimanere uniti dietro. Fase difensiva? Non la devo dimenticare, mai. Me lo dicono sempre tutti.
“Non la devo dimenticare, mai. Me lo dicono sempre tutti. Kean è carico, si vede dalla faccia. Per non parlare di Gosens. Lui corre così tanto che corriamo tutti insieme dietro a lui. Gudmundsson? Sembra baciato da Dio. Ha un talento innato, un dono”.