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Labaro viola: il mondo viola minuto per minuto
DELLA VALLE, VOLETE DARE UNO SCHIAFFO A TUTTI? UN MODO C’È. ZARATE E LA BUFALA DELLE INCOMPRENSIONI CON SOUSA…

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DELLA VALLE, VOLETE DARE UNO SCHIAFFO A TUTTI? UN MODO C’È. ZARATE E LA BUFALA DELLE INCOMPRENSIONI CON SOUSA…

Flavio Ognissanti

30 Novembre · 00:01

Aggiornamento: 30 Novembre 2016 · 00:01

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È un anno molto particolare, diciamocelo, questa Fiorentina scarsa non lo è, alzi la mano chi pensi che il Milan o la Lazio, oggi seconda e terza in classifica, siano più forti della Fiorentina. Non è così e questo lo sappiamo tutti. Il livello del campionato italiano, Juventus a parte, è molto basso. Con tutto il rispetto per tutti.

La Fiorentina non è partita proprio benissimo, nonostante questo, non è distante venti punti dalla zona Champions, anzi. Bastano un paio di risultati positivi e ci si trova li tra le prime 5 della classifica a lottare. Lo scorso anno, e la Fiorentina lo sa benissimo, c’è stata la palese dimostrazione di come il campionato si decida a febbraio e marzo. Detto questo, il punto è che tutto è alla portata.

Cosa serve alla Fiorentina per lottare ai vertici?

Premessa, per vertici non parliamo di primo posto o lotta scudetto, per quello c’è una squadra che spende 150 milioni per il mercato in entrata e che ha un fatturato abnorme e ha un organizzazione societaria che per ora la Fiorentina si sogna.

Adesso alla Fiorentina serve serenità e alcuni ritocchi sul mercato. La situazione di Paulo Sousa è ufficialmente sfuggita di mano. Il tecnico vuole far fare il salto di qualità alla società, i tifosi stavano dalla parte del tecnico fin quando quest’ultimo non ha toccato la storia viola. Ora la situazione è che Corvino sta tirando per mano da una parte il tecnico portoghese, dall’altro la famiglia Della Valle. Ma un modo per ripartire alla grande con tutti, dando una grande dimostrazione di forza c’è.

Partiamo dalla base che Paulo Sousa non è assolutamente un tecnico scarso, è vero che ha fatto degli errori, è vero che anche lui ha delle responsabilità sugli ultimi intoppi della squadra ma è anche vero che ha dimostrato con i fatti che non si tratta di uno scappato di casa. E poi, diciamocelo chiaramente, se della Fiorentina a quell’uomo li non fregava nulla, di certo non avrebbe detto tutto ciò che ha detto fino ad ora sulla società. Lui il salto di qualità vuole farlo davvero, se dice ciò che dice (sbagliando modi, tempi e luoghi) è perché vuole stuzzicare la società nel modo giusto.

Del resto Paulo Sousa critica alla società tutto ciò che anche gli stessi tifosi obiettano alla proprietà.

Che a Sousa questo lavoro stia riuscendo malissimo è fuori di dubbio, come detto ha sbagliato modi, tempi e luoghi. Ma badando alla sostanza sta solo combattendo la sua battaglia con i Della Valle per cercare di fare il salto di qualità alla Fiorentina.

E i Della Valle cosa dovrebbero fare?

Dare uno schiaffo a tutti, tanto i commenti e i pareri li leggiamo tutti, tutto si può dire tranne che la maggior parte dei tifosi viola siano dalla parte dei Della Valle e contenti della gestione degli ultimi anni. Se la proprietà marchigiana vuole davvero dare una svolta e regalare certezze deve spazzare via tutti i dubbi. Fare una campagna acquisti a gennaio funzionale e intelligente. Questo significa prendere davvero giocatori buoni e che servono. Colpi veri. Non Kone e Benalouane per intenderci.

Altra cosa che dovrebbero fare è quello di sedersi con il tecnico portoghese, dirsi tutto in faccia e dirgli “Caro Paulo Sousa, sei davvero bravo come dici? Noi ti diamo una squadra di livello, ti diamo tutto ciò di cui hai bisogno, sempre nel limite di una società come la Fiorentina, e vediamo dove ci porti. Rinnoviamo il contratto”

Sì, rinnovare il contratto. Perché ciò che serve al mondo Fiorentina è proprio stabilità e la ricerca sempre di fare meglio. Sarebbe la risposta migliore alla critiche. Tanto, Sarri a parte (ma li va monitorata fino all’ultimo la situazione con il Napoli) non è che ci siano grandi alternative per il ruolo di allenatore viola.

Chiudiamo con Zarate, perché l’argentino non gioca?

La risposta c’è ed è meno scontata di quanto si possa pensare, Zarate ha un buon rapporto con Sousa, non c’è alcun problema tra i due. Semplicemente a quanto pare il calciatore ex Lazio non sta facendo proprio una vita da atleta, a gennaio andrà via.
Flavio Ognissanti

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