I tre fronti Vincenzo Italiano: campionato, Conference League e futuro prossimo. Suo. I primi due strettamente legati e per i quali si sente responsabilizzato non da oggi in quanto allenatore della Fiorentina che va a caccia di un posto in Europa e di un trofeo sempre in Europa, mentre il terzo è gioco-forza innescato da un contratto in scadenza, pur ricordando il rinnovo di un anno a favore della società in caso di ingresso nell’Europa League 2024-25 che sarebbe stato comunque oggetto di discussione a fine stagione tra il club viola e il tecnico siciliano. Ad occhio e croce non ce ne sarà più bisogno: le strade si separeranno salvo impreviste inversioni di tendenza che sarebbero clamorose, e allora anche e soprattutto da lì nasce l’apertura di Italiano al Torino. Ma prima vengono campionato e Conference League, anzi prima la Fiorentina in assoluto da accompagnare ancora protagonista in questo finale di stagione composto da otto partite, meglio ancora se nove: sei in Serie A, compreso il recupero con l’Atalanta da piazzare sempre in calendario, la semifinale andata e ritorno di Conference col Bruges che ha come punto d’arrivo la finale di Atene (ecco la nona) contro la vincente di Aston Villa-Olympiakos. E molto, strano a dirsi o forse no, dipende da oggi e da Fiorentina-Sassuolo, appuntamento affatto banale e non c’è un motivo per considerarlo tale. Intanto, al Sassuolo fa riferimento la sconfitta del 6 gennaio scorso, quella del rigore sbagliato da Bonaventura e della traversa di Duncan (uno dei 25 legni in stagione della squadra viola) e da allora ha avuto inizio il 2024 che definire sottotono per Biraghi e compagni in campionato è riduttivo, con appena 14 punti conquistati in altrettante gare. Poi, stasera la Fiorentina non può e non vuole sbagliare: una vittoria serve per rilanciare la classifica e continuare a mettere nel mirino l’Europa che quest’anno, grazie a una serie di combinazioni, potrebbe arrivare oltre le solite, canoniche posizioni. E serve non secondariamente per avvicinarsi nel modo migliore al Bruges. Tre punti contro il Sassuolo darebbero slancio emotivo, nuova autodeterminazione, fiducia, un surplus di entusiasmo che surplus adesso non è nemmeno e che anzi è componente essenziale per compensare il serbatoio viola di energie (quella di oggi sarà la partita numero 50 in stagione), in riserva inevitabilmente già da un po’. Tre punti e un successo rappresenterebbero corroborante essenziale per l’immediato e anche per quello che sarà dopo, specie se quel dopo si chiama semifinale di Conference League da affrontare fra appena quattro giorni: ecco perché vale tanto e perché Italiano la mette sopra a tutto, come metterà in cima ai pensieri suoi e dei suoi calciatori il Verona domenica prossima che andrà a inserirsi tra le due sfide al Bruges. Per tutto il resto, terzo fronte che lo riguarda in primis, ci sarà tempo: e pure quello verrà meglio con la Fiorentina in Europa anche l’anno prossimo.
Lo riporta il corrieredellosport.it
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