È stato il classe 2006 più impiegato in Italia considerando sia la Serie B che la massima serie, 1990’ spalmati in 27 gare, tutte (o quasi) da protagonista. Ha deciso di concludere l’annata con la Juve Stabia, un’inaspettata corsa fino alla semifinale playoff. Adesso Niccolò Fortini vuole ricominciare a correre, ma al piano superiore.
Fortini, che della Primavera è stato anche capitano, è uno dei primi frutti del Viola Park e vuole proseguire nel solco tracciato da un suo “vecchio” compagno. L’anno scorso toccò a Comuzzo stupire tutti. Adesso è la volta del 2006, un anno più giovane. L’obiettivo della società è far fruttare il vivaio cercando di lanciare ogni stagione almeno un prospetto proveniente dalle giovanili. Difficile capire che ruolo potrà ricoprire nella Fiorentina di Pioli. Non per mancanza di fiducia di una società che ha lasciato intendere di voler puntare molto su di lui, ma piuttosto per la poliedricità di un calciatore che nelle giovanili ha rivestito in pratica tutti i ruoli, da attaccante a esterno difensivo, passando per mezzala.
È stato Galloppa a schierarlo come laterale difensivo, poi con Pagliuca, nel 3-4-2-1 della Juve Stabia, è diventato uno dei cursori di fascia migliori in cadetteria. Due gol e quattro assist in numeri spiccioli, ma una maturazione atletica e tattica che ha lasciato tutti sbalorditi. E soprattutto, ancora una volta, una duttilità non da poco: destro naturale, Fortini ha chiuso l’anno da esterno sinistro. Con lui la Fiorentina si assicura una doppia risorsa, sia da una parte sia dall’altra del campo, dettaglio che, visti i dubbi sul futuro di Dodo e Parisi, non è da poco.
La Fiorentina ha in casa uno dei più interessanti prospetti del paese: lo sanno bene al Viola Park. Fortini piace a tanti: è da anni sui taccuini degli scout di mezza Europa e recentemente si è fatto vivo pure il Bayer Leverkusen. Lui è toscano, cresciuto col viola addosso, ma come rivelato qualche mese fa, sogna la Premier (e il Chelsea, dove gioca il suo idolo Reece James). Ha un debole per l’Inghilterra – è in vacanza in questi giorni oltre Manica, dove ha assistito assistito a qualche gara a Wimbledon – e anche i club inglesi lo guardano con attenzione. Questione di tempo (forse). Il suo presente dice Fiorentina: dopo che nella scorsa estate era stato protagonista con Palladino – titolare anche nelle prime amichevoli – Fortini adesso è tornato per restare. Lo riporta il Corriere dello Sport.