
Per parlare del difficile momento della Fiorentina, Labaroviola ha contattato in Esclusiva Stefano Cecchi, noto giornalista de La Nazione.
Buongiorno Stefano, cosa ti ha più deluso del 6-0 col Napoli?
“Tante cose, ma come dice Prandelli anche quella reazione nervosa che ti porta a prendere un cartellino giallo che blocca lo strapotere dell’avversario”.
Mancano i leader?
“Mi viene da domandarmi, chi sono i leader di questa squadra? Oltre a Pezzella, che ha in viola una discreta militanza. Milenkovic è un ottimo stopper e Ribery è qua da un anno e mezzo soltanto. La società deve cercare elementi fra i 24/28 anni di modo che essi trascinano il gruppo. Nella rosa si passa dai troppo acerbi, ai giocatori che gioco forza hanno già dato il meglio”.

Siamo in fase di mercato, credi nell’acquisto del Papu Gomez?
“Non molto, ma sarei il primo ad esserne esaltato se arrivasse. Non lo valuto un calciatore da farci una pazzia. Se davvero dovesse arrivare, mi viene da pensare ad un addio a Franck Ribery. Vorrei che non fosse ripetuto il mercato dello scorso inverno, preferisco due elementi di spessore a tanti medi calciatori. Fossi in Pradè giocherei tutte le carte su Rodrigo De Paul, immenso per come trascina la sua squadra in ogni partita”.

Come valuti il momento della presidenza Commisso?
“Come ogni nuovo entrato necessita di un periodo di prova. Le delusioni avute fra campo ed istituzioni non devono farlo scappare, ma bensì fargli capire la strada per fare breccia in questo complicato mondo del calcio. Spero e gli consiglio di avere ben chiaro da oggi il futuro di Prandelli e di Pradè, così da non ripetere le scelte, talvolta forzate del passato”.
Marco Collini
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