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Cecchi Gori, frecciata a Commisso: “Viola Park? Non c’è il cuore in queste operazioni. Stessa area mia”

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Cecchi Gori, frecciata a Commisso: “Viola Park? Non c’è il cuore in queste operazioni. Stessa area mia”

Redazione

9 Aprile · 20:27

Aggiornamento: 9 Aprile 2022 · 20:27

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In visita oggi a Firenze, l’ex presidente della Fiorentina Vittorio Cecchi Gori ha risposto alle domande dei giornalisti presenti, tra cui l’inviato di Tuttomercatoweb.com: “La Fiorentina sta andando bene, anche se questo è il suo standard. Non so se l’Europa sia possibile la vedo difficile. Vediamo domani, contro il mio amico Aurelio (ndr: De Laurentiis), che ha costruito un Napoli forte negli ultimi anni, la vedo male”.

Chi è il suo giocatore preferito della Fiorentina attuale?
“Non so, ci dovrei pensare. L’allenatore Italiano mi dicono sia bravo ma gli allenatori bisogna conoscerli personalmente per giudicarli. Se devo dirne uno sicuramente Torreira che sta rendendo bene, Gonzalez mi piace ma non lo vedo ancora risolutore. Poi c’è Piatek che spero non faccia rimpiangere Vlahovic. Poi c’è anche Bonaventura che nelle ultime stagioni sta rendendo bene”.

La situazione in generale del calcio italiano come la vede?
“Certo, ai miei tempi avevamo un livello più alto. Noi avevamo Toldo, Chiesa, Batistuta, Torricelli e molti altri. Non so se il problema sono solo i soldi, che son comunque sempre tanti. Sono un po’ meno, vuol dire che invece di giocare 10 bistecche al giorno ne mangeranno 9”.

Sulla cessione di Vlahovic invece che ne pensa?
“Per me è stata un’ottima cessione, l’hanno ceduto bene. Non credo che possa fare ancora la differenza come attaccante. Piatek poi lo sta sostituendo bene, i suoi gol li ha fatti”.

Sulle nuove proprietà americane in Italia invece che ne pensa?
“Si tratta di un’altra mentalità, un altro mondo. Questi cercano di investire, hanno la mentalità americana. Vogliono rifare gli stadi a tutti i costi. Tra l’altro il centro sportivo che stanno rifacendo è nella stessa area che avevo comprato io. Non c’è il cuore in queste operazioni, poi per carità va bene così. Non si può pretendere che siano tutti come Sensi per la Roma o l’avvocato Agnelli per la Juventus”.

Cosa ne pensa invece del nuovo logo della Fiorentina?
“A me il logo mi scuote poco. Io sono del parere di rifarmi alla tradizione. Io da ragazzino ero tifoso della Fiorentina e me la ricordavo con quel logo lì. Poi dopo non vuol dire che non si può cambiare”

Oggi ha incontrato Antognoni. Le dispiace che sia uscito dalla società?
“Certo che mi dispiace per Giancarlo, è attaccato alla Fiorentina e se ne intende di calciatori. Non condivido quello che gli è stato fatto. Vedrete che adesso qualcuno se lo prenderà, anche se lui non vuole andarsene da Firenze”. Lo riporta TMW

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