Il giornalista Stefano Cecchi è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno durante il Pentasport, soffermandosi sulle novità che riguardano la Fiorentina di Vincenzo Italiano. Le sue parole:
“Felice della prestazione di ieri, avevo paura della trappola dietro l’angolo. Temevo la partita con il Frosinone per diversi motivi, ad esempio il post Lecce, con l’uscita di Biraghi e il poco entusiasmo della piazza dopo il mercato di gennaio. Una sconfitta ci avrebbe fatto davvero male. Con Belotti, per la prima volta, ho visto un movimento da centravanti che è sempre mancato a questa Fiorentina. Non esisteva nessun problema di manovra e nessun “caso Italiano”. Il vero problema era l’assenza di un vero centravanti. Ci sono rimasto male invece su Gudmundsson, perché è passato un treno e non l’abbiamo preso. Avrebbe dato sicuramente un grande segnale di ambizione. Per quanto riguarda il Bologna, è la prima squadra della Serie A a fare più punti in casa, addirittura sopra l’Inter. La Fiorentina deve portare a casa almeno un pareggio, per rimanere in corsa con le altre”.
Ha poi aggiunto Cecchi: “Bonaventura col Frosinone è andato meglio dell’altra volta, anche perché funzionava la macchina Fiorentina. Quando la macchina funziona, il ruolo atipico si avverte di meno. Ieri ha fatto il Saponara di un tempo. A prescindere dal Belotti sì o no in campo, non mi stupirebbe di vedere Jack sulla trequarti contro il Bologna. Comunque preferisco Nico a destra, però ha avuto tracce e quel gol col destro ci racconta come il suo peso in area si senta a prescindere. Secondo me giocherà Faraoni a destra, al posto di Kayode”.
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