Un treno è partito e difficilmente passerà nuovamente dalla stazione di Santa Maria Novella. Stefan Jovetic ad agosto era stato veramente vicino a vestire la maglia viola per la seconda volta, poi però Fiorentina ed Inter non sono riuscite a trovare un’intesa sulle condizioni dell’affare e tutto si è risolto in una grande nuvola di fumo.
Corvino aveva capito che ai viola sarebbe servito un giocatore offensivo in grado di spaccare le partite con qualche magia, una conclusione dalla distanza, o magari un passaggio illuminante, qualcuno come Mutu ad esempio, che proprio il direttore di Vernole aveva portato in Toscana più di 10 anni fa, qualcuno come Jovetic, un’altra “vecchia fiamma” che tanto vecchia ancora non era.
La trattativa, però, è saltata, e i viola fino ad oggi in più di una circostanza hanno faticato a trovare la via del gol. Non è un caso se, già a partire da ottobre, la Fiorentina sia tornata alla carica per l’attaccante montenegrino, che nel frattempo non è riuscito a ritagliarsi un suo spazio a Milano.
Triste e relegato in panchina, Jovetic è diventato così un obiettivo perseguibile a gennaio, almeno finché l’Inter non ha deciso di cambiare allenatore. Stefano Pioli, infatti, ha appena preso il posto di De Boer e negli ultimi giorni sta valutando accuratamente i giocatori a sua disposizione. Qualcuno, però, ha attirato maggiormente l’attenzione del neo mister, e quel qualcuno, purtroppo, è proprio Stefan Jovetic.
“Ha delle ottime qualità. Sta lavorando bene, e chi lavora bene avrà la sua possibilità”, così si è espresso Pioli proprio oggi, durante la conferenza stampa più importante dell’anno, quella della vigilia del derby contro il Milan. Le parole del tecnico aprono a nuove possibilità per Jovetic, che se davvero dovesse ricominciare a giocare con continuità chiuderebbe definitivamente il capitolo con la Fiorentina. Un capitolo mai aperto del tutto, ma che qualcuno a Firenze stava già cominciando a pregustare.
Tommaso Fragassi