La bandiera della Fiorentina ed ex dirigente del club viola Giancarlo Antognoni, intervistato dal Corriere della Sera alla vigilia del suo 70° compleanno, è tornato a parlare del suo addio al club gigliato, svelando anche che avrebbe voluto portare Marcus Thuram, oggi in forza all’Inter, a Firenze. Queste le sue parole: “Hanno fatto altre scelte, da parte mia c’ero e spero di esserci in futuro. Ero Club Manager e mi offrirono un posto nelle giovanili. Volevo restare ancora con la prima squadra e dissi no. Non nego che i rapporti col direttore Joe Barone fossero molto tesi, ma ovviamente sono rimasto molto sconvolto dalla sua scomparsa. Faceva le cose a modo suo e non le ho accettate, per questo due anni fa me ne sono andato. Sono sempre stato coerente con me stesso ed è una scelta che rifarei. Non nego che mi piacerebbe lo stesso lavorare nel nuovo Viola Park, pensi che ancora non ci sono stato. Spesso però i miei suggerimenti non venivano considerati dagli altri dirigenti e questo mi amareggiava. Questo, per esempio, successe con Thuram. Marcus, che ora è un valore aggiunto dell’Inter, l’avevo seguito quando giocava in Germania, al Monchengladbach. Aveva un prezzo nei parametri della Fiorentina e un talento evidente: in società però dissero che era “troppo giovane”. Il resto lo sapete. C’est la vie, potrei dire. Negli anni Novanta, ai tempi di Cecchi Gori, ci serviva un difensore e avevamo già fatto firmare Lilian, suo padre, ma sul più bello il Monaco stoppò tutto. Diciamo che coi Thuram non sono stato fortunato”.