Lorenzo Amoruso, ex difensore e capitano della Fiorentina, è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno Toscana per commentare lo stato del mercato viola e le prospettive della squadra di Stefano Pioli in vista della nuova stagione.
“Il primo tassello importante della stagione è arrivato alla fine della scorsa con le riconferme di De Gea, Gudmundsson, Gosens, insomma l’ossatura della squadra”, ha detto Amoruso. “Già quello, come reazione alle dimissioni di Palladino, fu un’ottima reazione a un periodo complicato ma gestito molto bene dalla società. Adesso mancano due, forse tre elementi da aggiungere a un telaio già collaudato di giocatori che si conoscono e che sanno muoversi bene in campo”.
Poi una riflessione sui nomi accostati in questi giorni ai viola: “Sento in questi giorni il nome di Nicolussi Caviglia, centrocampista di assoluta qualità, ne ho parlato spesso come centrocampista idoneo per la rosa della Fiorentina”, ha aggiunto. “Poi manca il sostituto di Kean, ma non sarà facile: serve un giovane, tra i 18 e i 22 anni, prendere qualcuno che sostituisca Kean quando questo è stanco. Con tutto il bene per Gudmundsson e Dzeko, ma non possono bastare loro tre”.
Sull’assetto offensivo, Amoruso è stato chiaro: “Il tridente in attacco? Sarà uno specchietto per le allodole: Gudmundsson e Dzeko non sono due uomini di prima linea, giocheranno spesso a supporto di Kean”.
Infine, uno sguardo al centrocampo: “Credo che un centrocampista arriverà a prescindere dalla situazione di Mandragora, serve un livello di intensità e qualità che sia simile fra gli 11 titolari e le riserve. Ma con questi innesti, si fa anche fatica a dire chi è il titolare e chi no, se hai 15 giocatori di qualità”