“Si ma non gioca nel suo ruolo”. Questo è quello che tutti, tifosi e addetti ai lavori abbiamo risposto alle difficoltà avute dal numero dieci della Fiorentina Federico Bernardeschi in questo inizio di stagione. Lo scorso anno il talento di Carrara è stato impeccabile sotto tutti i punti di vista. Doveva essere un semplice giovane in rampa di lancio invece il tecnico portoghese Paulo Sousa lo scoprì a sorpresa come esterno di destra in un 3-4-2-1 rivoluzionario.
Berna non sbagliò nulla, massimo impegno, massima disponibilità, diagonali difensive e dribbling vincenti in attacco. Non a caso l’allora commissario tecnico della nazionale italiana Antonio Conte dopo una stagione così se lo portò in Francia per gli Europei, competizione in cui si è ritagliato il suo spazio partendo anche da titolare in una partita.
Sousa pur di farlo giocare si inventò una posizione diversa e mise in panchina non proprio uno qualunque, un certo Kuba Blaszczykowski che non era proprio l’ultimo fesso.
Quest’anno da Federico tutti ci si aspettavano la stagione della conferma magari con qualche gol in più. Parliamoci chiaro, se uno fa tutta la fascia essere decisivo, rapido e cinico in area è da extraterrestri, nessuno a Bernardeschi ha mai chiesto i gol. Proprio per cercare di segnare più reti il numero dieci viola ha chiesto espressamente, anche a mezzo stampa (grande errore), di giocare più vicino alla porta.
Sousa lo ha poi punito per questo, umiliandolo (?) in pubblico davanti alle telecamere (altro grande errore) dopo la partita di Europa League tra Paok e Fiorentina dove l’allenatore viola gli preferì addirittura Tomovic schierato esterno destro a centrocampo. Una punizione pesante con conseguente polverone mediatico. Quello è stato il punto più basso del rapporto tra Paulo Sousa e Federico Bernardeschi, quello è stato il punto più basso della storia tra Bernardeschi e la sua Fiorentina.
Tutto però è passato subito, il numero dieci è tornato subito in campo, ha segnato un gol su rigore a Udine, ha ripreso a giocare titolare senza però mai entusiasmare più di tanto. Una serie di partite da compito elementare. Un 6 in pagella costante.
Sia chiaro, il ruolo di Bernardeschi è quello di esterno destro o sinistro in un 4-3-3. Non è una seconda punta, non è un trequartista, non è un interno di centrocampo (Ventura ma cosa hai combinato?!?). Questo deve essere chiaro. È stato il suo ruolo nella Primavera della Fiorentina, lo ha fatto al Crotone in B e lo ha fatto, per poco prima dell’infortunio, nella Fiorentina di Vincenzo Montella. Esterno in un 4-3-3. Amen.
Nell’ultima partita della Fiorentina in Europa League Paulo Sousa ha finalmente dato alla sua squadra un modulo diverso, un centrocampo a tre da tanti auspicato e richiesto. A mezz’ora dalla fine Bernardeschi è stato mandato in campo, finalmente nel suo ruolo di esterno sinistro (suo piede naturale) in un 4-3-3. Risultato, il solito Bernardeschi da compitino, spesso ha sbagliato anche la posizione in fase di non possesso e non si è reso mai incisivo.
Sai chiaro, non è in 30 minuti finali di una partita come quella di ieri ormai incanalata verso il trionfo viola a determinare un giudizio su un calciatore. Ma la mezz’ora di ieri ha dato il segnale che non si tratta di problema di posizione in campo, di modulo o di fascia, Bernardeschi non sta ripetendo le prestazioni della scorsa stagione per altri motivi, quali non lo sappiamo. Però non diamo la colpa al modulo e al ruolo, anche la stagione scorsa il giocatore nato e cresciuto nella Fiorentina ha giocato in un ruolo non suo eppure collezionò prestazione perfette. Quest’anno qualcosa è cambiato.
La parola d’ordine è: pazienza.
Si tratta di un classe 94 e non può e non deve essere diversamente. Questo deve essere chiaro a tutti. Antognoni nei primi due anni alla Fiorentina fece l’ala destra perché non considerato ancora pronto per un certo tipo di ruolo. Roberto Baggio con Eriksson all’inizio nemmeno veniva schierato sempre titolare.
Una cosa che fa molto piacere riguarda il classe 94 viola è che si tratta di un calciatore molto apprezzato dalla stampa nazionale, viene considerato come uno dei prospetti italiani più forti e spesso gli viene dato tanto risalto. Non capita spesso con i giocatori della Fiorentina.
Una cosa però vogliamo dirla alla sua fidanzata, l’ex concorrente del Grande Fratello 10, la romana Veronica Ciardi. Vi facciamo un grande augurio per il vostro rapporto, lunga vita al vostro amore ecc ecc. Però non usare Bernardeschi per metterti in mostra tu. A volte capita e le interviste sono state già troppe. A buon intenditor…
Flavio Ognissanti