Bernardo Brovarone ha parlato della Fiorentina a Radio Bruno, queste le parole dell’intermediario di mercato:
“Odriozola è stata pagato dal Real Madrid 28 milioni più bonus, se decide di venderlo non può svalutarlo, avendolo pagato tanto, parametrarlo diventa complicato. Le trattative sono molto complicate, se la Fiorentina è convinta del ragazzo troverà un modo per prenderlo, altrimenti sta già studiando delle alternative
Torreira con l’Arsenal ha il contratto in scadenza altrimenti non lo avresti pagato 15 ma 25, l’interlocutore della Fiorentina è uno tosto, da quanto leggo ci sono problemi con le commissioni, non è una roba facile, io dico solo di lasciar lavorare i dirigenti della Fiorentina
Andare in Europa ti aiuta con i calciatori, per convincere i giocatori non basta solo il denaro, l’allenatore serve tanto, Italiano è stato tanto sponsorizzato da gente importante come Sacchi e Zeman, queste cose sono importanti, i calciatori sanno tutto e si informano. Secondo me l’assenza di Commisso è una sorta di scollamento e può essere nociva
Luis Alberto è un pallino da sempre di Pradè, come è stato con Pizarro, Aquilani. Non sarebbe un’operazione banale ma se ha voglia di portarla a termine per me ce la può fare, il problema è che Commisso potrebbe bloccare per la cifra, io spero che Commisso dia un portafoglio a Pradè e lo lasci lavorare, poi lo valuta alla fine. Io prenderei Singo, Udogie e Carnesecchi.
La partita contro l’Udinese è stata condizionato dalla notizia uscita sulla clausola di Italiano, tutta la settimana quella notizia montava sempre di più, una roba dilagante a livello nazionale. La mia sensazione è che il presidente abbia perso entusiasmo, è il momento del salto di qualità, aspetto la fine del mercato ma sono preoccupato
Sento parlare di miracolo di Italiano, ma la Fiorentina è settima in classifica con il settimo monte ingaggi. Abbiamo fatto una bella stagione, speriamo di arrivare in Europa e sicuramente andare in Europa sarebbe sorprendente perchè ci si aspettava di arrivare ottavi o noni, ma non è di certo un miracolo quello che è stato fatto”
Gonzalo ricorda Astori: “Vero leader: amava il calcio. Era il primo con cui festeggiavo ogni gol”