
Come scrive questa mattina la Gazzetta dello Sport, ha fatto sicuramente piacere leggere a Cesare Prandelli, che è tornato a rilassarsi nella sua casa di Orzinuovi, quel «grazie per sempre» che Dusan Vlahovic ha scritto sui social. Un ragazzino che Cesare ha indirizzato sulla strada giusta per diventare un campione. A bocce ferme magari gli piacerebbe confrontarsi anche con i due-tre giocatori (Amrabat, Biraghi…) con i quali negli ultimi tempi era andato in rotta di collisione. Non è stato questo il motivo del suo addio. Però lui non ama lasciarsi alle spalle qualcosa di non chiarito.
Di sicuro, tornerà a fare il tifoso viola. Anche se, forse, non avrà la forza di seguire in diretta Genoa-Fiorentina, alla ripresa del campionato. L’ansia non è legata a un contratto. E se la squadra viola andasse in difficoltà il cuore tornerebbe sicuramente a battere a cento all’ora.
Il futuro, poi, è tutto da scrivere. Prandelli potrebbe essere la figura giusta per diventare il Direttore del Centro Sportivo più bello d’Italia voluto da Rocco Commisso. Chi meglio di un ex c.t. con i colori viola come seconda pelle potrebbe spiegare ai ragazzi e alle ragazze che entreranno in quel mondo cosa vuol dire giocare per la Fiorentina. Ma non sarà lui a chiederlo. È troppo orgoglioso per farlo. Potrebbe arrivare un progetto nuovo anche dalla città.
I MOTIVI DELL’ADDIO DI PRANDELLI, ATTACCHI DI PANICO E TACHICARDIA
Le motivazioni dell’addio di Prandelli: tachicardia e attacchi di panico, dopo la Samp primi dubbi