Quando a parlare è una leggenda del calibro di Gheorghe Hagi non si può far altro che fermarsi ad ascoltare, a maggior ragione adesso che è strettamente legato alle vicende di casa Fiorentina dato che il figlio Ianis, già protagonista con la formazione Primavera, è in rampa di lancio verso un futuro radioso anche con la maglia della prima squadra.
Queste le sue parole di stima per la squadra e l’ambiente viola: “Sono molto felice che mio figlio abbia scelto la Fiorentina, è un grande club che nella sua storia ha sempre avuto grandi giocatori, e soprattutto grandi numeri 10 come Antognoni, Baggio e il mio connazionale Adrian Mutu, e sicuramente è un ottimo ambiente nel quale crescere. Lasciare la propria casa e la propria famiglia a 18 anni non è assolutamente facile, per questo era importante che Ianis scegliesse una realtà seria e solida come quella della Fiorentina in cui si trova meglio ogni giorno che passa. Si trova molto bene a Firenze e grazie ai compagni si è inserito al meglio nello spogliatoio, questo gli permetterà di lavorare per raggiungere la condizione ottimale al più presto. Senza dubbio la bellezza ineguagliabile della città ha favorito la sue scelta”.
Prosegue sulla Fiorentina di Paulo Sousa: “La squadra è molto forte e ha grandi qualità, sono sicuro che un allenatore bravo e preparato come Sousa riuscirà a tirarle fuori, soprattutto perché è consapevole del fatto che nel calcio siano le motivazioni a fare la differenza perché senza la giusta fame non si va da nessuna parte, le qualità tecniche da sole non bastano…”.
Prosegue sul futuro del figlio: “Senza dubbio è un giocatore di grande talento ma prima ancora è un bravo ragazzo, consapevole e con la testa sulle spalle. Fin da piccolo ha sempre avuto gli occhi puntati addosso e questo avrebbe potuto generare tanta pressione in un ragazzo così giovane, ma ha saputo affrontare al meglio le varie situazioni e questo mi rende molto orgoglioso di lui. Non spetta a me dire se sia già pronto o meno per il grande salto in prima squadra, la cosa che mi auguro è che possa ispirarsi a Giancarlo Antognoni perché è un simbolo della città e uno dei miei idoli di quando ero bambino”.
Concluse parlando di un ambizioso progetto avviato in Romania: “Ho fondato il Vitoruol nel 2009 e nel giro di pochissimi anni abbiamo raggiunta la massima serie, nella quale adesso occupiamo il terzo posto. Puntiamo molto sui giovani sia dentro che fuori dal campo; la scuola è molto importante ed è fondamentale che i ragazzi siano seguiti a 360 gradi e costantemente incoraggiati. Lo scorso anno mi sono affidato a Ianis che ha totalizzato più di trenta presenze fino ad arrivare addirittura ad indossare la fascia da capitano, ma è solo uno dei talenti che usciranno dal nostro settore giovanile”.