28 Marzo 2024 · Ultimo aggiornamento: 19:40

Labaro viola: il mondo viola minuto per minuto
#TRATTENERNEUNOPEREDUCARNECENTO, UN HASHTAG PER FEDERICO CHIESA… CHE SI ADEGUA MA NON CAPISCE. ROCCO DETTA LA LINEA: FAMIGLIA, LAVORO E SACRIFICIO. E CHIEDE A FIRENZE DI AVERE PAZIENZA. L’EDITORIALE DI STEFANO BORGI.
Editoriali

#TRATTENERNEUNOPEREDUCARNECENTO, UN HASHTAG PER FEDERICO CHIESA… CHE SI ADEGUA MA NON CAPISCE. ROCCO DETTA LA LINEA: FAMIGLIA, LAVORO E SACRIFICIO. E CHIEDE A FIRENZE DI AVERE PAZIENZA. L’EDITORIALE DI STEFANO BORGI.

Stefano Borgi

24 Luglio · 01:41

Aggiornamento: 24 Luglio 2019 · 01:42

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Partiamo dalla fine, dalle poche parole in italiano che Rocco Commisso riesce a dire, intervistato dal canale Class CNBC: “Mi raccomando Firenze, dateci tempo. Firenze, mi raccomando, porta pazienza”. Ammiccando con l’occhiolino come a dire… capisci a me, nessuno nasce imparato! Firenze ed i tifosi viola, però, fremono e la pazienza ha un limite. Troppe le attese, troppe forse le promesse, troppa la voglia di riemergere dal sonno eterno al quale la gestione Della Valle aveva costretto la gente di Firenze. Chi si aspettava Ibrahimovic, chi Higuain, chi ancora vorrebbe Balotelli… resettiamo il tutto. Rocco predica calma, perchè da persona intelligente ed intuitiva, ha capito che Firenze e la Fiorentina sono accerchiate, circondate: aguzzini, approfittatori, speculatori, avvoltoi, di tutto un po’. Essi si aggirano sopra all’Artemio Franchi pronti a spillare soldi e calciatori dalla nuova proprietà, che (forse ingenuamente) non ha nascosto la propria disponibilità economica.

  • A proposito di calciatori… ieri finalmente ha parlato Federico Chiesa. O meglio, è stato costretto a parlare, a viva forza, quasi fosse un sacrificio, una violenza. Caro Federico, abbiamo lasciato passare una mezz’oretta prima di scrivere queste righe, che (se scritte a caldo) sarebbero state molto più dure. Però, fuori dai denti, te lo vogliamo dire: sei stata una delusione. Sei tuttora una grande, grandissima delusione. E te lo dice uno che, fino all’ultimo, ti ha dato fiducia e non ha creduto alla tua volontà di lasciare Firenze. Però intendiamoci, non ci hai deluso perchè vuoi più soldi (chi, anche tra di noi, non cerca di migliorare la propria posizione economica?) E nemmeno ci hai deluso perchè vuoi la Juventus (chi, tra di noi, non cerca di migliorare la propria posizione professionale?) Ci hai deluso perchè, da mesi, non hai detto una parola, né di saluto né di benvenuto alla nuova proprietà che (fino a prova contraria) ti paga lo stipendio e ti da da mangiare. Ci hai deluso perchè non hai perso occasione per postare frasi e foto esclusivamente della Nazionale, quando sarebbe bastato un accenno alla Fiorentina per placare le polemiche. Ci hai delusi perchè, noncurante dello sforzo che un manipolo di cronisti produce per fare il proprio lavoro, sei passato loro davanti con aria sprezzante, senza dire niente, senza rivolgere loro lo sguardo, senza proferire parola. Attento Federico, perchè un giorno sentirai la loro mancanza. Ci hai deluso, infine, perchè (con quella faccia un po’ così, quell’espressione un po’ così) sei rimasto impassibile davanti all’entusiasmo di un signore 70enne, che ha tirato fuori 150 milioni per comprare la Fiorentina, che freme davanti al colore viola, che si emoziona accanto ad Antognoni. Che da buon padre di famiglia raccomanda ai propri figli (veri o presunti) di lavorare e sacrificarsi. Come ha fatto lui, fin dall’età di 12 anni. Ci hai deluso perchè il massimo che hai saputo dire è stato: “non ci sono problemi, risolveremo tutto in famiglia, anche se le decisioni sono rimandate”. Rimandate? Rimandate di cosa? Con tre anni di contratto? Con la prospettiva di fare il capitano e diventare il simbolo della squadra? A 22 anni, con tre campionati scarsi di serie A sulle spalle, con una stagione come quella scorsa semplicemente disastrosa, vergognosa… E tu, bel bello, sai dire solamente: ringrazio il presidente anche se le decisioni sono rimandate?

Caro Federico, tu hai una grande possibilità… il campo. Per allenarti, per giocare, per stupire. E riappacificarti con i tifosi. Ma se tenere te, magari in tribuna oppure a tagliare l’erba dello stadio, servisse ad educare i prossimi cento riottosi che vogliono soldi senza averne diritto… allora il sacrificio di 70 milioni e più sarebbe servito a qualcosa. Se trattenere un Federico Chiesa servisse ad educare altri cento Federico Chiesa, noi saremmo i primi ad applaudire Rocco Commisso. Che oggi ti ha dato una grande lezione, ma che in futuro potrebbe darla a tanti ragazzi che non hanno capito cos’è la vita, cos’è il rispetto, il senso del dovere, il sacrificio. Tutte cose che esistono ed hanno valore, anche se ben pagate. Pensaci Federico, e chiedi scusa… quando ti sarà passata.

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