A volte sarà anche poco ortodosso, spesso si spinge addirittura al confine della lagna infantile e della ripicca, però non possiamo certo dire che Paulo Sousa non tenga al miglioramento della Fiorentina.
Il tecnico portoghese sa di cosa ha bisogno la sua squadra e cerca di farlo notare alla società in ogni modo. In questo precampionato, ad esempio, ha messo in risalto tutta la carenza della difesa viola in termini di qualità.
I giovani Mancini, Bagadur e Zanon non possono essere le prime alternative per la retroguardia della prossima stagione, questa è una delle consapevolezze maturate durante le prime amichevoli estive.
Così come Schetino (appena ceduto al Siviglia), ma anche Diakhate e Bangu non hanno ancora le potenzialità per diventare le riserve di Badelj e Borja Valero.
Capitolo a parte per Diks, giovane terzino destro da poco acquistato da Corvino. Il ragazzo olandese, durante il precampionato, non ha dimostrato di essere pronto ad assumersi la responsabilità di giocare titolare in una squadra che punta all’Europa League, perciò adesso rischia di finire relegato in panchina a favore di Tomovic.
Insomma, l’amichevole persa a Cesena deve far scattare un campanello d’allarme in società. Almeno questo era l’obiettivo di Sousa, che ieri ha schierato una formazione studiata “ad hoc” per far arrivare il suo messaggio ai piani alti della dirigenza gigliata.
Servono quattro acquisti almeno, tre per la panchina ed un titolare. Cominciamo da quest’ultimo. Il problema del terzino destro, una delle questioni principali degli ultimi quattro anni, non è stato risolto con l’innesto di Diks. C’è bisogno di qualcuno più esperto, che possa magari anche aiutare lo stesso Diks nel suo processo di maturazione e consentire a Tomovic di diventare il vice-Astori in mezzo alla difesa.
Dopo aver chiuso per un difensore esterno, gli altri tre giocatori da comprare sarebbero un centrale di riserva (Bagadur ha mostrato un numero troppo alto di lacune), un terzino sinistro affidabile che possa far rifiatare Alonso nei momenti critici ed un mediano da alternare a Badelj.
Questa la lista (minima) dei rinforzi di cui i viola hanno bisogno per fare un piccolo ma significativo salto di qualità. I più pignoli probabilmente chiederebbero anche il ritorno di Tello per la panchina e l’innesto di un vice-Ilicic, noi preferiamo fermarci a quattro richieste.
Quel che è certo è che non basta solo un ultimo ritocchino prima di Juventus-Fiorentina, non basta neanche per puntare alle prime quattro posizioni del campionato.
Le amichevoli estive finora disputate hanno messo in mostra una panchina di livello infimo, capace di faticare anche contro squadre di bassa Serie B. La società ne prenda atto, dopodiché faccia le sue valutazioni, ma attenzione, in ballo c’è un’intera stagione…
Tommaso Fragassi