Ottantacinque giorni dopo la chiusura del mercato, Chiesa è in vendita. La Fiorentina è disposta a cedere l’attaccante già a gennaio, lo farebbe anche domani se fosse possibile, ma solo davanti a una super offerta, mai arrivata in estate neanche quando tutti parlavano della Juventus e di un accordo raggiunto con il giocatore, cinque anni a 5 milioni netti a stagione.
Il padre, Enrico, dopo la promessa di cessione avuta, e sempre smentita, dai Della Valle, aveva tenuto le fila con l’intermediario Fali Ramadani. La Juve sarebbe intervenuta solo in un secondo momento, inserendo nell’affare Mandzukic e Khedira. L’arrivo di Rocco Commisso ha fatto saltare tutto.
ll padre del giocatore ha fatto sapere che non avrebbe discusso alcun rinnovo. L’atteggiamento dell’attaccante ha fatto il resto: Se il padre spinge per la Juve, gli italoamericani sono stati chiari: non lo daranno mai ai bianconeri. Joe Barone non ha un buon rapporto con Fabio Paratici. Barone è un siciliano cresciuto a Brooklyn, coltiva il gusto della promessa: se dice che la Juve sarà l’ultima squadra a cui darà la punta, bisogna dargli credito. E qui entra l’Inter: Chiesa piace molto a Conte, sarebbe l’ideale sostituto di Lautaro che Messi vuole a tutti i costi al Barcellona. Marotta avrebbe una carta per convincere Barone almeno a parlarne: Gabigol.
L’attaccante del Flamengo, decisivo nella Libertadores, potrebbe diventare una pedina di scambio già a gennaio. L’Inter lo valuta sui 35-40 milioni, soldi utilissimi per prendere Chiesa a prescindere dallo scambio, magari aggiungendo Politano, che alla Fiorentina è sempre piaciuto. E la valutazione di Chiesa, che ormai sembra più un giocatore della Nazionale di Mancini che il top player della Fiorentina? È scesa rispetto ai 70 milioni dell’estate scorsa, adesso siamo sui 45-50: ma attenzione, il prezzo continuerà a farlo Commisso.
La Repubblica