
È invece una certezza Amrabat, protagonista ieri pomeriggio in Qatar di un’altra gara convincente dopo il buon inizio nell’esordio contro la Croazia. Amrabat si è piazzato in mezzo al campo, pronto a bloccare gli avversari, catturare palloni su palloni e far ripartire l’azione con lucidità. La versione migliore del centrocampista viola tornato ai picchi di forma registrati nella sua stagione vissuta con la maglia del Verona addosso, quando Commisso rimase stregato vedendolo giocare e decise di non farselo scappare. Era il 2020. Amrabat a Firenze non ha avuto un inizio facile, ma lentamente è cresciuto diventando un punto fisso del centrocampo viola. Italiano lo vede come uomo davanti alla difesa in coppia con un compagno. In pratica il ruolo ricoperto nella sua stagione convincente a Verona.
Nella prima gara contro i vicecampioni del mondo della Croazia è stato tra i migliori sotto gli occhi di grandi avversari con Brozovic e Modric su tutti. Ieri, la conferma nella vittoria contro il Belgio che apre la porta a inaspettate speranze di andare avanti nel torneo. Si deciderà tutto giovedì alle 16, quando il Marocco di Amrabat incontrerà il Canada e Croazia e Belgio si sfideranno in una sorta di gara ad eliminazione diretta. Per Amrabat la possibilità di continuare a mettersi in mostra in una vetrina prestigiosa come quella del Mondiale. Il suo contratto con la Fiorentina scade a giugno 2024. Molti club lo seguono. A cominciare da Tottenham di Antonio Conte che si era fatto avanti l’anno scorso. Obiettivo della Fiorentina: prolungare al più presto. Lo scrive Repubblica.
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