La sensazione è che il valore di Amrabat aumenti di partita in partita e che anche la paura della società di realizzare una minusvalenza dopo i venti milioni spesi tre anni fa è stata definitivamente superata dai fatti: con un Mondiale da protagonista Amrabat può valere almeno 25-30 milioni, a seconda dell’asta che si scatenerà e delle richieste che arriveranno. E qui si arriva alla volontà della Fiorentina: per adesso anche di fronte a un’offerta importante a gennaio Commisso è pronto a dire no, consapevole che il lavoro di Sofyan a Firenze è appena iniziato e ancora deve portare frutti importanti. Pradé ha ribadito che la società se lo terrà stretto e che da un punto di vista contrattuale la scadenza del 2024 prevede un’opzione a favore della società per allungare fino al 2025.
Non solo, contestualmente alla fine del Mondiale, inizieranno le manovre con l’agente per alzare l’ingaggio, mettendo sul piatto una valutazione vicina ai 3 milioni di euro, simile a quella che ha consentito in estate di trattenere Milenkovic. Il presidente affronterà la questione in prima persona, sperando in un finale diverso da quello avuto con Vlahovic, ma consapevole che Amrabat è una sua creatura, uno di quei giocatori che apprezza di più nello spogliatoio e che ha protetto anche quando la critica si faceva feroce nei suoi confronti. Oltre ai soldi conteranno però i progetti che la Fiorentina potrà offrire. Lo scrive Repubblica.
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