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IL PAGELLONE DEL 2017. DA SOUSA A BORJA, DA CHIESA A BERNARDESCHI, I VOTI DELL’ANNO.
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IL PAGELLONE DEL 2017. DA SOUSA A BORJA, DA CHIESA A BERNARDESCHI, I VOTI DELL’ANNO.

Tommaso Fragassi

31 Dicembre · 13:00

Aggiornamento: 31 Dicembre 2017 · 13:12

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Queste le pagelle viola del 2017, che comprendono gli allenatori e tutti i giocatori con un minimo di 800 minuti giocati per la Fiorentina durante l’anno.

PORTIERI:

Ciprian Tătărușanu 6- Molti sostenitori, ma anche molti critici, il portiere rumeno sempre sotto i riflettori convince poco Sousa e niente Pioli, che lo lascia andare senza rimpianti.

Marco Sportiello 6 Ruba il posto a Tătărușanu e supera alcuni dei suoi risultati dal punto di vista dell’imbattibilità.

DIFENSORI:

Gonzalo Rodriguez 6 Fresco di fascia di capitano, chiude la stagione con lo svincolo. Forse è anche a causa dei continui pensieri riguardanti la cessione, che le sue prestazioni sono quasi sempre al limite della sufficienza.

Davide Astori 6.5 Al centro di una difesa, quella del 2017, che traballa parecchio, è l’unico a emergere positivamente. E non è facile con compagni come Tomović e Maxi Olivera.

Carlos Salcedo 5 Fisico imponente, piedi e intelligenza calcistica da difensore di categoria inferiore.

Maxi Olivera 5 Terzino sinistro che, fatta eccezione per un paio di partite, non convince neanche un po’.

Nenad Tomović 5 Per quanto sia un professionista vero, non possiamo certo dargli la sufficienza. Le sue prestazioni in difesa, infatti, sono spesso al limite del disastroso.

Germán Pezzella 6.5 Acquisto assolutamente indovinato, sbaglia poco e copre con attenzione e costanza.

Vincent Laurini 6 Arrivato in punta di piedi, ottiene il posto fisso di titolare con umiltà e sacrificio.

Cristiano Biraghi 6 Dalla Serie B alla Serie A non è mai un salto facile, tuttavia il neo terzino sinistro non fa rimpiangere neanche l’ex capitano Pasqual.

CENTROCAMPISTI:

Borja Valero 6 Nonostante sia la sua peggiore stagione in maglia viola, sarebbe ingiusto dare meno di 6 ad un centrocampista che, comunque, lavora sempre per la squadra.

Milan Badelj 6 Nonostante il contratto in scadenza, la Fiorentina decide di non cederlo, ed il merito è anche suo, perché durante tutto l’anno dimostra di essere uno dei migliori in squadra.

Matías Vecino 6 Un’annata in costante miglioramento per l’uruguaiano, che spinge l’Inter a spendere 25 milioni per portarlo a Milano.

Cristian Tello 5.5 Tanto veloce quanto (spesso) sconclusionato, lo ricorderemo come eterno incompiuto.

Carlos Sanchez 5 Acquistato per essere la prima alternativa a centrocampo, si rivela una scommessa persa anche in difesa.

Sebastián Cristóforo 5 Pupillo di Corvino, ancora ci chiediamo cosa veda in lui il direttore generale.

Riccardo Saponara 5 Non un bel 2017 per l’ex Empoli, tormentato dai continui infortuni che non gli consentono di esprimersi mai al meglio.

Jordan Veretout 6.5 Se fosse arrivato un anno prima, probabilmente nel 2016/2017 la Fiorentina si sarebbe qualificata per l’Europa League. Centrocampista di sostanza, utilissimo.

Marco Benassi 5.5 Comincia male, poi migliora, infine torna nella mediocrità. Nel 2018 ci aspettiamo qualcosa in più.

ATTACCANTI:

Kalinic 6 Quindici gol in Serie A non sono molti, ma neanche pochi. Una stagione nel complesso sufficiente, con la consapevolezza, però, di non aver fatto miracoli.

Federico Bernardeschi 6.5 A livello umano non è questo il luogo per giudicarlo, purtroppo, ma a livello calcistico è stato una delle rivelazioni del 2017.

Federico Chiesa 7 Il 2017 è senza dubbio il suo anno. In prima squadra dimostra tutto il suo valore e le sue qualità da giocatore di massima categoria italiana.

Khouma Babacar 6 Risolve alcune partite entrando dalla panchina, ma né Sousa, né Pioli decidono di dargli mai molte possibilità di giocare titolare. Colpa del suo atteggiamento?

Josip Iličič 6- Forse il giocatore più difficile da valutare, perché alterna prestazioni da 8 ad altre da 4. La media sarebbe 6, ma la continuità è una qualità che non possiamo sottovalutare.

Giovanni Simeone 6 L’acquisto più costoso del 2017 raramente eccelle, tuttavia merita comunque un riconoscimento per tutta la grinta che mette in campo.

Cyril Théréau 6 Dopo un ottimo inizio di campionato, cala vistosamente a dicembre.

ALLENATORI:

Paulo Sousa 5 Se il 2016 non era stato eccezionale, il 2017 va ancora peggio. In rotta con la società, a fine campionato fa di tutto per farsi cacciare, e ci riesce. Ora va, e insegna ai cinesi le “Transizioni basculanti”.

Stefano Pioli 6 Uomo elegante ed educato, ha un’idea di calcio prudente, a volte eccessivamente. Se non fosse per alcuni punti di troppo persi per strada, il suo voto sarebbe più alto.
Tommaso Fragassi

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