
La Fiorentina affonda in classifica e viene umiliata in casa dalla Lazio con un pesante 0-4. Ma a dispetto del risultato, la squadra viola non è stata in balia dell’avversario, tutt’altro. Nei primi 15 minuti di partite Jovic e compagni potevano segnare almeno 3 gol, gettando alle ortiche 3 facili occasioni. Ma il canovaccio della gara è stata tutta cosi. Una Fiorentina che chiude la Lazio nella propria metà campo, attacca ì, crea occasioni ma sbaglia sempre, anche a porta vuota come Nico Gonzalez nel primo minuto del secondo tempo.
A fine partita, all’allenatore, precisamente, cosa rimproveri? Certo, i cambi non hanno convinto, Kouamè non andava tolto, va bene, quando si perde si è tutti colpevoli, ci mancherebbe ma il compito di un tecnico è quello di mettere bene la squadra in campo, di approcciare la gara nella maniera giusta e di portare la squadra a creare 6/7 palle gol. Tutte cose che la Fiorentina ha fatto.
Non è colpa di Italiano se a gennaio scorso gli hanno venduto Vlahovic e non sono stati in grado di prendere un centravanti pronto. La Fiorentina da 9 mesi gioca senza attaccante, inutile girarci intorno, Cabral è stato un flop e adesso non viene nemmeno fatto più giocare, Jovic non è pronto e non può esserlo dato che non gioca da 3 anni.
La Lazio ieri ha schierato Felipe Anderson, Immobile e Zaccagni, con Milinkovic Savic dietro a inventare calcio. Poi sono entrati Pedro e Luis Alberto. La Fiorentina ha schierato Jovic, Kouamè e Ikonè, poi ha fatto entrare Saponara e Barak, insieme all’acciaccato Nico Gonzalez.
Ecco, la differenza sta tutta qui. Perchè gli schemi contano, ma poi serve chi te la butta dentro, chi ti dà la palla al posto giusto nel momento giusto e questi qui la Fiorentina non ce li ha mentre la squadra di Sarri si e sono anche forti, tanto forti.
Commisso ha responsabilità limitate sul mercato, nelle ultime due sessioni, tra gennaio e giugno la società ha speso 80 milioni, praticamente tutti i soldi di Vlahovic, ma la squadra non si è rinforzata. Tutt’altro. I limiti sono ancora tutti li, evidentissimi. Gli acquisti di Cabral, Jovic e Ikonè gridano vendetta e consegnano a Italiano una rosa non all’altezza del doppio impegno.
Serviva un centrocampista di qualità ed è arrivato Barak, che non è un giocatore scarso nè un acquisto sbagliato, semplicemente alla Fiorentina serviva altro, serviva quella qualità che non c’è, quel giocatore che ti mette la palla giusta al posto giusto con i giri giusti. La Lazio si può permettere di mettere in panchina uno come Luis Alberto, dalla panchina viola è entrato Maleh.
Flavio Ognissanti
LE PAROLE DI SARRI SU FIORENTINA-LAZIO