
Il week end appena passato è stato brutto per tutti coloro che hanno la Fiorentina nel cuore, la squadra viola sconfitta in casa per 0-3 e Vlahovic subito in gol con la maglia della Juventus, come a infierire su una situazione già parecchio complicata di per sè.
In tutto questo a Firenze c’è chi deve sostituire colui che nell’ultimo anno ha segnato di media un gol a partita. Missione complicata per chiunque figuriamoci per un ragazzo classe 1998 che parla un’altra lingua, che viene da un altro campionato e che deve avere tutto il tempo necessario per ambientarsi in una squadra che ha un timbro di gioco molto marcato e preciso. Il giocatore è bravo, sa segnare e ha delle ottime qualità che vanno semplicemente inserite in questo gioco bellissimo che Italiano ha dato.
Nessuno deve caricare Cabral di aspettative, non si devono avere pressioni su questo ragazzo che deve avere il piacere e l’amore di giocare per questi colori e in questa squadra. Su di lui non ci deve essere il peso di non far rimpiangere un fenomeno del suo ruolo. Ne va del futuro della Fiorentina e di una squadra che per un girone intero è stata bella e vincente.
Cabral va supportato, aiutato, ricoperto d’affetto esattamente come ha fatto lo stadio sabato sera. Nel riscaldamento ogni tiro in porta del brasiliano veniva accompagnato da un boato del tifo viola, che gli aveva preparato cartelli e messaggi. Ancora prima di averlo visto. Un meraviglioso atto d’amore preventivo. Ecco, questo splendido atto d’amore non va sciupato alla prima partita o anche, esagerando, al primo mese che non segnerà, perchè è normale sia cosi. Calma, amore e gesso. Avanti Cabral.
Flavio Ognissanti
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