Paradossalmente, per la squadra di Palladino, sembra più complicato fare risultato a casa della Roma, rispetto al derby al Franchi con l’Empoli. Il pari (senza gol e sensazioni positive) incassato domenica contro il Parma, dopo i passi falsi con Monza, Verona etc etc, conferma il trend negativo della Fiorentina con le piccole. Su 13 gare i viola hanno conquistato appena 20 punti dei 39 disponibili, ovvero il 51 per cento, al contrario di quanto fatto contro le grandi.
Rileggere il calendario impone ai viola di cambiare passo con le piccole, a trasformare gli impegni con queste formazioni, in un passaggio fondamentale per infilare i punti che valgono l’Europa. Cagliari, Roma, Venezia e Udinese in trasferta; Empoli e Bologna in casa: quanti (e soprattutto con chi) punti andrà ad aggiungere la Fiorentina alla classifica attuale? Il paradosso è che le sfide complicate (con cinque stelle come indice di difficoltà) sono solo due (Roma e Bologna), e che quindi nelle altre quattro, lo spettro che Palladino dovrà allontanare dal gruppo è quello di vedere il gioco viola andare in tilt ed esprimere un match tipo quello di domenica pomeriggio col Parma.
Facendo un po’ di conti… in tasca al cammino che aspetta la Fiorentina dei 18 punti ancora a disposizione, la Fiorentina dovrà conquistarne come minimo 11 (lasciando i 3 contro la Roma e ipotizzando un paio di pareggi, Cagliari e Bologna). Di sicuro, l’Europa potrebbe essere concretamente più vicina se la Fiorentina di punti andrà a farne 13, ovvero trasformando in vittoria uno dei pareggi in preventivo (Cagliari e appunto Bologna). Lo riporta La Nazione.