Vincenzo Montella, ex allenatore della Fiorentina ha parlato al Corriere dello Sport:
“Sono fermo da un po’, capita, probabilmente il Covid ha influito. Mi è servito per crescere, ho fatto il papà e il marito. Il mio esonero? La Roma fece un partitone. Ma non voglio far passare la mia l’intervista in uno sfogo, questo è uno dei motivi per cui non ho parlato per tanto tempo. A Firenze c’è un presidente, Commisso, possiede molto entusiasmo e poi farà tanta esperienza. Finora ha speso molti soldi, ottenendo meno di quanto si aspettasse. Noi non avevamo un obiettivo da centrare, volevamo creare un’identità e valorizzare i giovani.
Il buon inizio ci aveva illuso e poi l’allenatore ha pagato il calo e una serie di risultati, ma se fossi un dirigente, darei fiducia al mio mister finché posso. In caso contrario lo sostituirei con uno dalle stesse caratteristiche: i cambi drastici significano non aver scelto i giocatori adatti al tecnico precedente. Vlahovic è un calciatore forte, ma ancora non ha espresso tutto il suo potenziale. Sono contento per lui, la sua crescita la sento anche un pò mia”.