Una sottile lama metallica rettangolare levita sopra le tribune storiche dello Stadio, pensata per ridurre al minimo l’impatto visivo sullo skyline e celebrare l’eleganza e orizzontalità dell’immagine del progetto di Pier Luigi Nervi.
Il progetto vincitore «per il nuovo Franchi è fatto sostanzialmente dalla copertura, per consentire a tutti i tifosi di stare sotto al tetto, ed è uno degli elementi più visibile, semplice ed elegante. L’altro è un sistema di tribune nuove che vanno a inscriversi in quelle storiche che sono patrimonio da tutelare, e portano i posti a sedere più vicino al campo rispetto alla configurazione attuale con le curve molto lontane. Porteremo i tifosi vicino al campo e creeremo nuovi posti sui lati maratona e tribuna d’onore che saranno caratterizzate dai posti premium».
Filippo Minora, senior architect di Arup Italia il nuovo stadio lo racconta così. Il progetto dello studio Arup – capo progettista Daniel Hirsch – è quello che ha vinto il progetto del restyling Artemio Franchi. Arup, come ricordato da Minora, ha partecipato «alla realizzazione dello stadio di Pechino, di Monaco. Abbiamo lavorato con Renzo Piano per lo stadio di Bari».
«La cosa che ci piace di più – ha spiegato tradendo la commozione – è di aver creato questi nuovi spazi tra le tribune esistenti e quelle nuove che diventano dei veri e propri hub culturali della città». Minora ha sottolineato che «è possibile» permettere alla Fiorentina di giocare durante i lavori, «magari con capienza limitata». Sui tempi «abbiamo fatto un progetto con un cronoprogramma chiaro di 30 mesi di cantiere. Siamo felicissimi e non vediamo l’ora di iniziare».
La nuova struttura valorizza sia gli spazi tra le nuove e vecchie tribune che il sistema di ospitalità, restituendo nuova qualità e comfort all’impianto. Nello spazio che si genera tra le due curve (quella nerviana e quella di progetto) si prevede un museo per spazi espositivi (Curva Ferrovia) e Auditorium (Curva Fiesole). Il parco è rappresentato da due grandi spazi che si sollevano ai lembi estremi, quasi aree “levitanti“. La novità è che i lavori permetteranno sempre la fruizione dello stadio. Sarà possibile consentire l’utilizzo dello stadio per la terza stagione calcistica già con capacità al 100% e con tutti i posti al coperto. Lo riporta La Nazione.
Il suo progetto è stato escluso, l’architetto non ci sta: “Faremo ricorso, ha vinto il più brutto”