di Flavio Ognissanti
Quando si dà una notizia in esclusiva e in anteprima, qualsiasi essa sia, ci si espone e si rischia. Fa parte del gioco.
Ieri abbiamo dato la notizia di una cessione della Fiorentina al fondo Qatariota e non a Rocco Commisso, come tutti, noi per primi, pensavamo e sapevamo.
Ironia della sorte che, nelle stesse ore (minuti) in cui noi davamo questa notizia, circolasse anche un audio WhatsApp che in pratica sosteneva la stessa nostra tesi. Un audio finito anche in radio.
È stato facile pensare che la nostra notizia derivasse da quell’audio. Ma così non è stato. Il nostro articolo di ieri non arriva grazie a quel vocale. È importante dirlo perché la logica potrebbe far pensare questa cosa. Ma così non è, per fortuna.
Dispiace vedere qualche giornalista di testata rivale scrivere, deridere e andarci contro. Gli stessi che spesso hanno aiutato e coperto i misfatti di questa gestione per salvaguardare amicizie e poltrone.
Spesso in questi anni abbiamo dato notizie e ci siamo esposti. L’ultima volta in ordine di tempo con il pezzo su Traorè, nel quale raccontavamo la verità senza se e senza ma. Soprattutto abbiamo scritto ciò che la realtà ci obbligava a fare, altri non hanno fatto lo stesso per non mettere a repentaglio certe amicizie e rapporti di comodo. Anche a costo di non raccontare sempre la verità.
Non sappiamo come finirà la vicenda della cessione della Fiorentina. Vedremo alla fine se verrà venduta e a chi verrà ceduta. In ogni caso siamo contenti di esserci esposti e della nostra libertà, piena, libera, nel segno dell’amore per questi colori e della verità da raccontare ai tifosi. Sempre.
Potremmo esserci sbagliati certo, ma l’avremmo fatto in buona fede e consapevoli che in questo lavoro a volte si da la notizia giusta, altre volte meno. Ma consapevoli di aver agito correttamente. E così faremo ancora, per passione dell’informazione e per l’amore di questi colori.