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Labaro viola: il mondo viola minuto per minuto
Il capolavoro, 18 milioni da Simeone. La vittoria viola anche grazie a lui

NAPLES, ITALY - SEPTEMBER 25: Giovanni Simeone of Cagliari Calcio during the Serie A match between SSC Napoli and Cagliari Calcio at Stadio San Paolo on September 25, 2019 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

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Il capolavoro, 18 milioni da Simeone. La vittoria viola anche grazie a lui

Flavio Ognissanti

11 Gennaio · 13:35

Aggiornamento: 11 Gennaio 2021 · 14:45

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Se citiamo gli attaccanti titolari più scarsi della Fiorentina degli ultimi 30 anni, di certo il suo nome non può mancare. Giovanni Simeone è stato il punto debole della squadra viola quando in panchina c’era Stefano Pioli, tante partite sono state gettate al vento per colpa dei suoi mancati gol, dei suoi mancati movimenti. Ripensiamo a quell’emblamatico Fiorentina-Roma dove Chiesa gli mise praticamente la palla sulla linea ma lui non ci arrivò perchè non stava seguendo l’azione.

Nel calcio molto spesso si campa per etichette. Su Simeone l’etichetta è quella del giovane attaccante di prospettiva. E non fa niente se ormai ha 26 anni, non fa niente che continua ad avere una media gol da serie B, non fa niente che continua a sbagliare reti ogni domenica, non fa niente che continua a mostrare limiti evidentissimi. Nel calcio, cosi come nella vita, quanto ti danno un’etichetta, questa ti resta per tanto, tantissimo tempo e finisci per campare con quell’etichetta.

Da quando è andato via dalla Fiorentina, venduto da Pradè per 18 milioni di euro, sembrava quasi che al Cagliari era sbocciato un nuovo Marco Van Basten, ma basta fare due chiacchiere con un tifoso sardo o guardare i suoi numeri per capire e sapere che i suoi evidentissimi limiti tecnici restano intatti. I numeri raccontano di un centravanti molto mediocre, sopratutto con un gioco, quello della squadra sarda, molto propenso al gioco offensivo, ma questo non basta al centravanti argentino per segnare quanto dovrebbe.

Quest’anno ha segnato la miseria di 5 gol in 16 partite giocate, lo scorso anno invece ne ha segnato 12 in 37 partite. Numeri che dimostrano come non abbia superato i suoi problemi.

Ieri, contro la Fiorentina, se la squadra viola ha potuto festeggiare a fine partita la vittoria il merito è stato anche di Simeone. Diversi gol sbagliati, tre sono stati clamorosi. Dove il cholito era praticamente da solo a davanti a Dragowski ma non è arrivato nemmeno a prendere la porta. Una volta ha provato un imbarazzante pallonetto, altre due volte invece, pur avendo tanto vantaggio davanti a lui ed essere praticamente da solo, si è fatto recuperare dai difensori viola grazie al suo controllo sbagliato.

Insomma, anno nuovo, solito Simeone. E pensare c’è chi lo rimpiange…

Flavio Ognissanti

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