Guerra aperta. Il giorno dopo la posizione dell’UEFA nei confronti della Superlega non si ammorbidisce, anzi. Il presidente Ceferin preannuncia provvedimenti durissimi nei confronti dei club ribelli e dei loro calciatori.
Ceferin, durante la conferenza stampa tenuta al termine del vertice di Montreux, si è espresso con toni molto aspri.
“La Uefa e il mondo del calcio sono uniti contro questa proposta orribile che è stata portata avanti da pochi club europei che seguono soltanto idea dell’avidità. Il mondo del calcio unito, governi uniti, tutti uniti contro questo progetto senza senso. Vorrei ringraziate tutta la famiglia del calcio, anche i club, tranne quei 12. E grazie ai governi. Questa idea è uno sputo sul viso di quelli che amano il calcio. Non lasceremo che ci portino via il calcio”.
Non solo, il numero uno dell’UEFA conferma che a pagare la nascita della Superlega saranno anche i calciatori.
“I calciatori che parteciperanno alla Superlega non giocheranno né il Mondiale né in Europa. Non potranno rappresentare le squadre nazionali”.
A muovere i club, secondo Ceferin, sarebbero quindi solo ragioni economiche.
“UEFA distribuisce il 90% dei ricavi reinvestendoli nel calcio. UEFA non è solo una questione di soldi, la Superlega sì. Sono gli interessi di una dozzina, non vorrei chiamarli quella sporca dozzina. Il principio di base non può cambiare, la solidarietà è qualcosa di eterno. Ma per qualche persona la solidarietà non esiste, l’unica cosa che esiste è il denaro nelle loro tasche”
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