“Dopo un po’ di riflessioni, dopo tanti anni di calcio, ho pensato che domenica sarà la mia ultima partita di calcio. È giusto smettere”. Così Luca Toni questa mattina annuncia l’addio, la fine della sua lunga e felice carriera.
Campione del Mondo e di Germania, per il bomber modenese l’esperienza a Firenze è stata senza dubbio una delle parentesi più belle. In Toscana si consacrò definitivamente sul palcoscenico internazionale, conquistò il titolo di capocannoniere della Serie A, ma anche una Scarpa d’oro e due terzi posti consecutivi (diventati poi un nono ed un sesto posto a causa delle pesantissime penalizzazioni che i viola subirono in quel biennio).
Insomma, la decisione di Luca Toni ci ha riportato indietro nel tempo, a quegli anni in cui la Fiorentina strabiliava un’Italia ancora fortissima dal punto di vista calcistico. Non osiamo pensare a cosa avrebbe potuto fare quella squadra nella Serie A attuale…
Già, i viola avevano una vera e propria corazzata, merito degli investimenti che puntualmente venivano fatti in estate, ma anche della professionalità di dirigenti, allenatore e calciatori. Tutto girava per il verso giusto, come per magia.
Poi Andrea Della Valle lasciò la carica di Presidente a Mario Gognigni, era il 24 settembre 2009, da quel momento la parabola della Fiorentina ha subito un progressivo calo. Tre stagioni da dimenticare (fatta eccezione per quella Champions sfumata ai sedicesimi tra gli errori di Ovrebo e i gol del Bayern Monaco), poi la gestione triennale di Montella, infine Paulo Sousa, questi ultimi due allenatori accomunati dai rimpianti per i molti obiettivi sempre sfiorati ma mai raggiunti.
E’ anche vero che la stessa Serie A è diventata meno competitiva, tuttavia la Fiorentina non ha fatto molto per approfittarne. Spesso, infatti, l’impressione è stata che i viola si siano accontentati di traguardi comunque discreti, ma che certo non hanno aiutato a far emergere né il calcio italiano, né la società gigliata.
Non è un caso se, dopo la Toyota e la Mazda, nessuno sponsor si è più fatto avanti ed il medesimo discorso vale per i giocatori di prima fascia, che spesso negli ultimi due anni hanno declinato le offerte della Fiorentina per il suo scarso appeal.
Inutile nasconderlo, i viola stanno perdendo tutto il loro fascino ed ogni anno la situazione si complica sempre più. Per adesso, la squadra dei Della Valle se l’è sempre cavata dignitosamente, ma ci chiediamo quanto potrà durare tutto ciò, senza uno sponsor, senza investimenti e con i giocatori chiave attualmente in rosa che ormai si avviano verso la fine della carriera (vedi Gonzalo e Borja Valero).
Harakiri Fiorentina? Presto per dirlo, il rischio, però, è concreto ed ignorare questo pericolo è solo controproducente…
Tommaso Fragassi