Gian Piero Gasperini, in un’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport dopo la sua partecipazione alla cerimonia del Pallone d’Oro, ha raccontato un aneddoto che riguarda uno scontro in campo tra Retegui e Gudmundsson, risalente ai tempi del Genoa. Al centro della disputa tra i due attaccanti? La decisione su chi avrebbe dovuto tirare un rigore. Non si è trattato di un episodio isolato, considerando che situazioni simili si sono ripetuti a Firenze, dove l’ex giocatore del Genoa è stato brevemente coinvolto in diverbi ormai risolti con Kean e Cataldi. Queste le parole del tecnico dell’Atalanta:
“L’egoismo negli attaccanti è comprensibile, ma diventi locomotiva solo quando capisci che i tuoi risultati arrivano attraverso la squadra. Di Retegui avevo negli occhi un’immagine dello scorso anno: un suo litigio con Gudmundsson per tirare un rigore. Con noi ne ha sbagliato uno contro l’Arsenal, ma è ancora il rigorista: perché li tira bene, non perché deve diventare il capocannoniere. Sapevamo che avesse le caratteristiche giuste per sostituire Scamacca, ma che facesse subito così tanti gol non era immaginabile”