L’ex portiere viola, Giovanni Galli, è intervenuto ai microfoni di Lady Radio, dove si è soffermato sulla questione relativa al portiere della Fiorentina. Queste le sue parole:
“Io posso capire che un allenatore preferisca un certo tipo di calcio ad un altro, ma questo non diventi un mantra. Io mi sono rotto davvero le scatole di vedere il primo passaggio indietro al portiere. Il passaggio indietro era bandito una volta, si faceva solo se eri disperato negli ultimi minuti della partita e volevi portare a casa uno 0 a 0. Oggi siamo arrivati a pensare che il portiere sia il regista della squadra, io credo che sia il regista della squadra nell’organizzare la fase difensiva, che è importante. Io avevo la capacità di leggere le situazioni e aiutare il compagno, capire se doveva accorciare, utilizzavo molto i difensori e loro utilizzavano me. Poi siamo passati ai portieri che subiscono la partita come Szczesny, portieri che la giocano come Maignan. Io ho visto Milan-Manchester City, andatevi a rivedere come il Milan era tutta una verticalizzazione. Basta con questo costruire per forza da dietro.
Non andiamo a violentare il ruolo del portiere, perché si sta violentando questo ruolo. Il portiere bravo ti porta 6-7 a fine campionato. Un attaccante ti fa 20 gol e ti porta 6-7 punti a fine campionato, così come il portiere bravo. Possiamo accettare che Terracciano non rientri nella filosofia di un allenatore, però Terracciano è il mio portiere titolare? Quindi gli dici di lavorare in un certo modo, non è che non abbia i piedi”.
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