Durante un collegamento con Radio Bruno, Riccardo Galli de La Nazione ha analizzato il momento della Fiorentina, tra prime indicazioni di campo, singoli in crescita e nodi di mercato ancora da sciogliere. Queste le sue considerazioni:
“La Fiorentina riparte da Moise Kean. La doppietta di ieri ha dato ulteriore spinta all’attaccante, che si candida a protagonista. Adesso la squadra si trasferirà in Inghilterra: lì servirà un cambio di passo, anche mentale, in vista dell’inizio della stagione. Si lavorerà in condizioni climatiche diverse, utili anche a misurare la tenuta fisica del gruppo. E si entrerà nella fase più importante del ritiro: quella in cui si inizierà a costruire il modulo che accompagnerà la squadra durante l’anno e si capirà davvero chi saranno i titolari”.
“Finora sono andate in scena le prove libere, come in Formula 1: giri fondamentali per settare la macchina. Ora arrivano le qualifiche, dove servono risposte vere. Non sarà importante il risultato in Inghilterra, ma il modo in cui si giocherà. Lì si capirà a che punto è davvero questa Fiorentina”.
Galli ha parlato anche di Nicolò Fagioli:
“Sarà uno dei volti chiave del centrocampo. Pioli sta lavorando molto su di lui, provando a togliergli di dosso quell’etichetta troppo schematica con cui è arrivato. Tutti si aspettano un certo tipo di Fagioli, ma il tecnico lo sta riposizionando tatticamente. È un giocatore in evoluzione, come tutta la squadra, e proprio da questo percorso si capirà molto anche sul modulo definitivo”.
Quanto al sistema di gioco, Galli ha spiegato:
“Pioli insiste sul 3-4-1-2 per due motivi. Il primo è la volontà di far convivere il tridente Dzeko-Gudmundsson-Kean il più possibile. Il secondo è la necessità di valorizzare due esterni come Dodo e Gosens, sfruttandone a pieno le caratteristiche”.
Sul fronte mercato, il focus si è spostato su Lucas Beltran:
“C’è un’offerta del Flamengo da 15 milioni, che per una squadra sudamericana è tanto. La Fiorentina potrebbe accettare, ma il problema è che il giocatore non vuole tornare in Sudamerica. Se l’offerta arrivasse da Inghilterra o Germania, il discorso cambierebbe. A quel punto la società potrebbe anche accontentarsi di qualcosa in meno”.
Infine, due parole su Riccardo Sottil e Dodo:
“Sottil è ancora in bilico. Ha mandato segnali positivi nel ritiro, ha voglia di restare e di dimostrare di poter essere utile. Ma resta un profilo in uscita. Quanto a Dodo, è un ragazzo intelligente e questo suo silenzio fa pensare che abbia capito l’importanza della stagione che sta per iniziare. Il suo futuro si deciderà a fine anno, quando magari potrà anche presentarsi con maggiore forza nelle trattative”.