Nel suo intervento per la rubrica Rock & Gol su La Nazione, Benedetto Ferrara utilizza un tono ironico per commentare alcune dichiarazioni di mister Palladino e le prestazioni di alcuni giocatori viola:
“Comunque buona la prima. Che poi la Fiorentina abbia dovuto mettere dentro i titolari per avere la meglio su un avversario che poteva contare solo sull’effetto umidità, considerata la giornata molto gallese dal punto di vista meteorologico, pare un dettaglio. E comunque la vera domanda è: chi scrive i testi a Palladino? D’Annunzio? “Biraghi si è dimostrato un uomo vero a giocare nella posizione di centrale”. Oppure chat gpt, che ha risposto alla domanda: scrivimi un testo da dopo partita di quelli in cui non si dice niente ma ci si tiene buoni tutti. “Ci sono molti aspetti positivi nella nostra prestazione. Innanzitutto posso contare su tutta la squadra ed in secondo luogo abbiamo mantenuto la porta inviolata”. L’intelligenza artificiale conosce il fatto suo. Ma va bene così. In fondo contava vincere e poi quello che importa è non farsi nemici.
Diciamo che adesso è in arrivo un avversario serio, il calcio si fa vero e le cose buone viste giovedì sera avranno la possibilità di confermarsi. E le cose buone viste sono poche e di solito non sono titolari. Piace Adlì, che ha piedi buoni e visione di gioco. Il tempo gli darà ragione. Così speriamo. Elegante il giovane Richardson, che piace per quel modo di fare calcio così raro e perché ha di sicuro molti margini di miglioramento. Se Beltran resta un mistero, Ikonè il suo maestro e Sottil un fenomeno incompreso o incomprensibile, ricordiamoci che ognuno di loro avrà sempre la possibilità di ribaltare qualsiasi giudizio negativo. In maglia viola, oppure altrove, chissà”.
Repubblica: “Palladino come Canà, con Ikoné e Sottil è come puntare su Crisantemi”
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