“La squadra sta crescendo e può continuare a farlo” ha rassicurato Paulo Sousa al termine di Fiorentina-Sassuolo, forse la miglior partita vista al Franchi in tutto il 2016. I viola hanno vinto 2-1, ma lo hanno fatto concretizzando la prima occasione creata nel primo tempo e dominando il match per più di un’ora.
Pochi errori in fase di costruzione, pochi davanti alla porta, il tutto mescolato con una buona dose di velocità sulle fasce, verticalizzazioni dei centrocampisti e modulo 4-2-3-1, che ha conferito equilibrio alla squadra. Con un pizzico di attenzione in più in difesa e qualche uscita sicura del portiere, la Fiorentina potrebbe veramente battere chiunque in Serie A.
Adesso serve continuità, i viola devono mantenere il ritmo e la concentrazione visti ieri sera almeno fino a Natale, per poi ripartire subito bene al rientro dalle feste. Non un compito facile, tuttavia Sousa ad agosto in ritiro aveva sentenziato: “Quest’anno abbiamo fatto una preparazione completamente diversa”, probabilmente sperando che, grazie al cambio di allenamenti estivi, i suoi uomini sarebbero entrati in forma nello stesso periodo in cui avevano ceduto durante la scorsa stagione. E, giustappunto, proprio un anno fa i viola perdevano 3-1 a Torino contro la Juventus, sancendo l’inizio di quello che è stato il calo progressivo della Fiorentina nel campionato 2015/2016.
Attualmente, la classifica vede la compagine gigliata settima, con sei punti di distacco dal terzo posto, ma una partita in meno rispetto alle altre squadre italiane, Genoa escluso. Genoa che, però, il 15 dicembre alle ore 20:00 ospiterà proprio la Fiorentina per giocare la gara di recupero. Si ripartirà dal minuto 27, istante in cui tre mesi fa l’arbitro ha deciso di interrompere il match per impraticabilità del campo. Una partita cruciale in cui conquistare tre punti significherebbe rilanciarsi definitivamente nella corsa per il terzo posto.
Tommaso Fragassi