Eccome se ti dobbiamo delle scuse, io in primis.
Ti vedevo agli esordi in Serie A come un ragazzino altezzoso, saccente con le scarpe fluorescenti e soprattutto leggerino. Oggi ti vedo portar sulle spalle la nostra Fiorentina con il 10 che ti accompagna.
Diciamocelo, in tanti abbiamo pensato: “Questo è un talento sprecato. Bravino si, ma non è un fenomeno. Il 10? T’immagini…”. Sbagliavi tanti appoggi, dribbling leziosi, contrasti persi.
Poi ti sei conquistato a mano a mano tutti… Corsa, dedizione, atteggiamento mai sopra le righe e dichiarazioni giuste. A volte d’amore puro, altre un po’ “strane” come ieri sera: “Per adesso resto qui”. No Fede, adesso non lo accetto… Adesso che siamo tutti orgogliosi ed innamorati pazzi di te non accetto il “per adesso”.
L’ambiente è in stato catatonico: bacheca ampiamente impolverata, allenatore con la valigia in mano, investimenti pochi e soprattutto cessioni importanti tante… Gli ultimi anni dicono questo, inutile nascondersi.
Tu sei diverso però, vieni dalla “cantera” vivi il viola da quando eri un ragazzino, non che ora tu sia un uomo vissutissimo s’intende, ricordo bene che sei un classe ’94.
E se tu fossi davvero il nuovo Antognoni? Un paragone pesante che spesso ti è stato accostato, ma se davvero fosse così? Se davvero tu diventassi la nostra bandiera, quella che riaccende la passione in tutto e in tutti: numero 10, fascia di capitano, talento vero, nel giro della nazionale, in eterno a Firenze. Magari un po’ come Totti no? Il capitano della Roma è una delle poche bandiere ancora in attività.
Stai dimostrando di essere un campione, uno di quelli silenziosi che trascinano la squadra senza troppa pubblicità, senza atteggiamenti provocatori e senza essere spocchioso. Firenze ha bisogno di un simbolo ed un giocatore dove identificarsi così come un campione dove il buon Corvino possa costruire intorno… Sei il presente Federico, adesso noi ti vogliamo per sempre. 10 sulle spalle e fascia di capitano al più presto… Ti chiediamo scusa se ti abbiamo immaginato come uno che non avrebbe mai potuto fare la differenza. E se in tanti dicono “io non l’ho mai detto” sono incoerenti, lo sappiamo tutti. Mettiamoci la faccia, come quella tua Federico che un domani vorrei in una bandiera simile a quella dedicata ad Antognoni che recita: “Onora il padre”.
Beh, io già me la vedo col tuo faccione, la frase ti verrà trovata, questione di tempo.
Sogno ad occhi aperti? Vaneggio? Può darsi, spero che almeno tu non lasci la numero 10 viola che merita un nuovo e proprio padre…
Gabriele Caldieron