Bernardo Brovarone, intervenuto ai microfoni di Radio Bruno Toscana dopo la disastrosa sconfitta in casa della Fiorentina con il Lecce, non ha usato mezzi termini per descrivere la situazione in casa viola.
«La società è assente, è venuta a mancare l’unica figura che potesse rappresentarla, e a questo punto non esistono più alibi per una banda di ragazzotti che ruba lo stipendio», ha tuonato Brovarone, visibilmente esasperato.
Secondo l’opinionista, la squadra è totalmente priva di motivazioni e di identità: «È inaccettabile che chi indossa la maglia della Fiorentina non riesca a trovare dentro di sé la forza per reagire a questa vergogna. La preparazione poi è completamente sbagliata. Abbiamo fatto quattro punti su trenta, di cui due rubacchiati con Pisa e Bologna. Di cosa stiamo parlando?».
Brovarone mette poi nel mirino la fascia di capitano: «Ranieri non può essere il capitano della Fiorentina. Ci deve essere un limite, un punto di rottura. Mi vergogno, da cittadino di questa città, di essere rappresentato da un giocatore come Ranieri».
L’analisi si sposta infine sulla società e sul patron Rocco Commisso, accusato di immobilismo e di aver abbandonato la squadra al proprio destino: «Abbiamo una proprietà, quindi qual è il problema nel prendere decisioni? Oggi l’unica figura che può intervenire ha la responsabilità di ricostruire i quadri dirigenziali e di sostituire l’allenatore. Il primo passo è individuare un direttore sportivo competente, che a sua volta scelga il nuovo tecnico. La figura centrale, quella che deve guidare la rifondazione, è il DS. Ma Commisso vuole davvero farlo o preferisce continuare a far la guerra a tutti?».
Brovarone chiude con un giudizio durissimo: «Questa è una situazione irreale, sportivamente drammatica. E per me la responsabilità principale resta della squadra: è lei la vera colpevole di questo disastro».
