Una pioggia torrenziale che si è abbattuta oggi sull’Austria ha impedito ai viola di allenarsi, poco da dire, dunque, fatta eccezione per Zarate che è stato costretto ad abbandonare il ritiro per motivi personali e recarsi in Argentina.
Già, poco da dire, anche perché il mercato viola al momento è fermo. Un immobilismo che genera sempre più preoccupazioni con il passare del tempo ed il motivo è semplice.
Ai viola, infatti, non manca un semplice rinforzo in difesa, le caselle da riempire sono diverse. Due terzini ad esempio (meglio se di qualità), un’alternativa in più a centrocampo e, magari, anche una sulla trequarti. Insomma, tre riserve e un paio di potenziali titolari. Poco importa la formula con la quale verranno portati a Firenze, se in prestito, svincolati o a titolo definitivo, l’importante è che arrivino.
Intanto il tempo continua a scorrere inesorabile, tra due settimane, infatti, comincerà il campionato e comprare cinque giocatori in così pochi giorni diventa sempre più arduo. Eppure basterebbe così poco per fare il salto di qualità. L’attacco è al completo e funziona, i centrocampisti titolari ed i portieri ci sono. La Fiorentina ha la struttura giusta, le fondamenta solide, ma manca di quei dettagli che, in fin dei conti, fanno la differenza tra una piccola opera d’arte e una semplice costruzione.
Un vero peccato perché, ad esempio, la scorsa stagione avrebbe potuto godere di un finale molto più soddisfacente con un paio di semplici ritocchi tra agosto e gennaio.
I viola avranno imparato dai loro ultimi errori? Lo scopriremo nei prossimi giorni proprio dai movimenti di mercato. La speranza è di non rimanere con l’amaro in bocca a causa di pochi dettagli.
Tommaso Fragassi