
Il giorno dopo il pareggio della Fiorentina contro il Frosinone al centro delle critiche dei tifosi ci è finito Nzola. Il centravanti viola è accusato di non capitalizzare il gioco della squadra e di non essere all’altezza. Qualcuno rimpiange anche Cabral e Jovic, in tanti chiedono sia messo in panchina a favore di Beltran che però anche deve ambientarsi in un nuovo calcio e in un nuovo paese, dunque per l’argentino serve tempo.
Ad oggi Nzola sta avendo certamente delle evidenti difficoltà nel segnare ma non si può dire sia inutile alla Fiorentina. Nella partita di ieri ad esempio, si è creato diverse palle gol, si è mosso bene, ha dialogato con la squadra, è entrato in quasi tutte le azioni offensive e in più, cosa nuova per la Fiorentina, Nzola dà una nuova giocata alla manovra: il calcio lungo in caso di difficoltà. Da questo ieri si sono create diverse situazioni favorevoli come per esempio l’occasione dei primi minuti o il mancato rosso per fallo da ultimo uomo non sanzionato dall’arbitro (si era liberato ed era solo davanti al portiere). Rispetto a 12 mesi fa la Fiorentina gioca meglio, crea più occasioni da gol, ha una manovra più fluida e il centravanti partecipa alla fase offensiva della squadra
La difficoltà nella finalizzazione è evidente, non va negata. Come non si può nemmeno non vedere tutto il resto che è importante sia per la squadra che per il sviluppo del suo gioco. Il deve arrivare e continuando cosi, non si può far altro che arrivare. Il pericolo è che il ragazzo si deprima, questo è il grande errore da non commettere.
DALL’ARGENTINA HANNO PAURA, LA FIORENTINA PAGA BELTRAN IN BASE AI GOL