Marko Pjaca è finalmente un giocatore viola, l’ufficialità arriverà nella giornata di martedì, dopo che il calciatore croato, di rientro dalle vacanze post mondiale, avrà sostenuto le visite mediche nel capoluogo toscano.
Lo avevamo annunciato un mese fa, scrivendo più o meno le stesse cifre dell’accordo finale, ma noi, contro tutto e tutti, non abbiamo mai avuto dubbi. Juventus, Pjaca e la società viola si erano dati la parola riguardo il trasferimento. Si è perso un mese per il dettaglio non da poco del riscatto con diritto o con obbligo e sulla recompra.
Ecco proprio la recompra è la vera macchia di questa bella operazione. Con un prestito oneroso di 2 milioni e riscatto a 20 milioni la Fiorentina andrà a pagare il croato 23 milioni, la Juventus ha la recompra a 26 milioni, ergo, con l’ingaggio (1,5 milioni a stagione) praticamente Corvino ha preso Pjaca in prestito secco considerato il prezzo lordo della spesa contrattuale (3 milioni) Vi spieghiamo
– Se Pjaca dovesse far male la Fiorentina lo restituirà ai bianconeri non riscatttandolo e non pagando quindi 23 milioni
– Se Pjaca invece dovesse far bene la Juventus se lo riprenderebbe ridando praticamente indietro alla società viola i soldi spesi.
Ergo, economicamente questa operazione a livello economico e strategico non ha ragione di esistere perché si tratta, di fatto, di un prestito secco. Praticamente come l’operazione che portò in maglia viola Salah. In ogni caso, la società viola non potrà decidere sul futuro di questo giocatore. Questo non toglie nulla al fatto che si tratta di un grande talento.
Ma queste operazioni non sono da Fiorentina, con tutto il rispetto, sono operazioni che siamo abituati a vedere a società come Empoli, Bologna, Cagliari.
Capitolo entrare, manca ancora un vice Lafont, un centrocampista che possa giocare al posto di Benassi (la Fiorentina lo cerca) un terzino destro (da valutare Diks e Laurini ma soprattutto alla squadra viola manca il sostituto di Badelj. Questa squadra a 10 giorni del campionato non ha ancora un regista. Errore grave questo, dato che da gennaio si sapeva della situazione contrattuale di Milan Badelj. Questo è un segno di mancata programmazione in entrata.
Flavio Ognissanti
Per niente d’accordo con costui……