È successo contro il Bologna, è successo contro l’Atalanta ed è successo contro l’Udinese. Un buon primo tempo e poi un crollo verticale nel secondo dopo l’iniziale vantaggio viola. Tre partite e tre storie uguali.
La Fiorentina dimostra di avere questo difetto, una mancanza su cui Stefano Pioli dovrà lavorare. È su questo crollo ci sono due scuole di pensiero, due diverse opinioni:
1) Mancanza di personalità e paura di vincere. Ecco, questa è la soluzione che Pioli sembra aver dato a questo problema. Una squadra non ancora convinta al 100% del proprio potenziale che va in difficoltà ogni qual volta deve difendere e gestire il proprio vantaggio.
Basti pensare alla partita contro l’Atalanta nel corso del quale si è assistito ad un secondo tempo di netto predominio neroazzurro. La squadra viola ha arretrato nettamente il suo baricentro e fatica o rinuncia a fare gioco. Spesso scegliendo o avendo paura anche di gestire il possesso palla e preferendo un più sbarazzino lancio lungo verso il nulla.
2) Condizione fisica precaria. Questa invece probabilmente è la spiegazione a questo problema che può piacere di più ai tifosi viola. Ormai siamo quasi a fine ottobre e più passano i giorni e più ci si avvicina ad una condizione fisica ottimale che vorrebbe dire risoluzione di questa problematica.
Ad esempio contro l’Udinese la squadra ha giocato un grande primo tempo, forse il migliore della stagione. Palla a terra, determinazione, un gioco fluido e diverse occasioni create. Se solo la squadra fosse stata più cinica si sarebbe andati negli spogliatoi con un attivo di 2/3 gol. Nel secondo tempo invece la squadra ha subito l’Udinese che ha messo Astori e compagnia in grande difficoltà riaprendo una gara che sembrava chiusa e a senso unico.
Qual è la verità? Probabilmente entrambi i motivi sono la realtà con le vittorie che servono per dare serenità e sicurezza a tutto l’ambiente e ad uno spogliatoio che ha bisogno di entusiasmo. Su questo aspetto vincere aiuta a vincere. Lo spera non solo tutto il popolo viola ma anche Stefano Pioli che ci sta mettendo tutto se stesso.
Chiusura su Mlakar. Ricordate il centravanti della Primavera della scorsa stagione? Il classe 98 sloveno è stato mandato in prestito in serie B al Venezia di Pippo Inzaghi peccato però che non sia stato mai utilizzato. Zero minuti e quindi zero presenze in campionato su 9 partite giocate. Che senso ha? Ci sarebbe da riflettere…
Flavio Ognissanti