
Questo quello che scrive Tutto Bologna, in un articolo di recriminazione, dopo la partita persa contro la Fiorentina:
“Anno 2060, il Bologna non vince al Franchi da 50 anni, l’ultima con il solito Gimmy (Di Vaio ndr) il fenomeno. Rossoblù coriacei, grintosi ed energici, due pali incredibili e un rosso condannano la squadra di Mihajlovic nipote, allenatore preso per salvarci perché al 45esimo anno dell’era Saputo il Bologna non è ancora decollato. Il salto di qualità manca da mezzo secolo ma la società è solida e il nuovo Dall’Ara si farà tra tre anni, a quasi cento dall’ultimo Scudetto.
Immagino così il nostro futuro se anche oggi, contro una Fiorentina tutto sommato abbordabile, il Bologna non è riuscito a uscire con qualche punticino da Firenze. Due pali incredibili, un rosso ingenuo, il solito balletto del portiere, esco o non esco, poi paro dentro la porta: il più piccolo di tutti si avventa e segna. Fiorentina a più tredici.
La partita ha vissuto lo spartito che ci si attendeva, il Bologna ad aspettare per poi punire in contropiede anche se spesso sono mancati due passaggi in fila per arrivare dall’altra parte. Mihajlovic, tutto sommato, non l’aveva studiata male, soprattutto su come provare a violare la difesa viola, ovvero verticalizzando subito attaccando lo spazio. Una delle poche volte in cui il Bologna ci è riuscito ha poi creato nitide occasioni, come l’azione del palo di Orsolini nato da un pregevole pallone di Bonifazi, lo stesso Bonifazi che trenta secondi dopo è finito sotto la doccia per un doppio giallo.
Pensare che se le palla fosse entrata poi non ci sarebbe stato nulla dopo fa ancora più male, un po’ come il noto film sliding doors: il Bologna avrebbe potuto prendere un’altra strada del proprio destino, invece è finito su quella solita, quella dolorosa, quella che da Firenze non ci fa portare a casa i tre punti da dodici anni. Il resto è un altro copione già visto, cioè quello di un Skorupski che sembra in giornata di grazia salvo poi ricadere nel solito balletto ‘esco-non esco’ fatale, sul quale potremmo farci una ballata da tormentone estivo tanto i passi li sappiamo già (uno avanti, due indietro e inchino).”
LA MOVIOLA DI FIORENTINA-BOLOGNA
Schouten tocca la palla con l’avambraccio ma la posizione è congrua, giusto non dare rigore