
Lo stesso articolo con lo stesso concetto è stato scritto dal sottoscritto il 31 agosto alla chiusura del mercato (LEGGI QUI) perchè certe cose erano note e sotto gli occhi di tutti già da tempo. Chi non ha voluto vederle, ha scelto di non vederle.
Consegnare a Italiano queste mancanze è stato il primo passo chiaro che ha confermato a tutti come la Fiorentina, quest’anno, non avesse l’obiettivo di andare in Europa. Per poi mettersi nelle mani di Italiano e sperare nel suo miracolo. Perchè una squadra come quella di Italiano ha l’obbligo di avere degli esterni di valore. Il 4-3-3 vuole giocatori veloci, forti. Per non parlare del vice Vlahovic, praticamente inesistente.
Obbligare Italiano a schierare Callejon titolare, con Sottil l’alter ego, ancora parecchio acerbo e con tanta strada ancora da fare, vuol dire costringere il nuovo tecnico viola a frasi come poi ieri nel post partita sono state pronunciate: “Ci dobbiamo accontentare del fatto che mettiamo sotto gli avversari con personalità”. Una frase che sa di resa, soprattutto con la miseria di 1 solo tiro in porta fatto in 90 minuti.
Vincenzo Italiano è un allenatore bravo, su cui la Fiorentina deve affidarsi nel presente e nel futuro in tutto e per tutto. Però certe frasi, ci perdoni il mister, ma non hanno nulla a che vedere con la mentalità vincente.
Questa Fiorentina ha dei difetti, se non ci mettono le mani, anche questa stagione porterà ad un nulla di fatto. Sempre che a gennaio ci sia il tempo. I giocatori contano, i limiti purtroppo ce li siamo creati da soli.
Flavio Ognissanti