Gaetano D’Agostino, ex centrocampista della Fiorentina ed attuale allenatore del Lecco, è intervenuto ai microfoni di Lady Radio per commentare i temi caldi in casa Viola. Ecco le sue parole:
FIORENTINA “Anche se l’aritmetica non ti dà la sicurezza, dopo un campionato difficile, la vittoria con la Lazio ha dato un’accelerazione importante. Questo piglio e questa cattiveria agonistica se ci fossero state dall’inizio dell’anno potevano portare i viola a fare molto meglio”.
CASTROVILLI “Per me è un giocatore forte. Deve essere messo in condizioni di fare bene, assomiglia molto a Zielinski anche se gli manca il tiro del polacco. Il centrocampo della Fiorentina doveva essere assortito meglio. I tre centrocampisti della Fiorentina si devono completare e coprire i loro difetti, vedo che ognuno fa il compitino. Se hai giocatori bravi ad anticipare i tempi di gioco e a verticalizzare, poi hai più possibilità di creare altrimenti rischi anche le ripartenze”.
AMRABAT “Amrabat porta troppo palla, al Verona giocava a due, ma sempre uomo contro uomo ed era un calcio agonistico. Qui deve giocare dal basso e rallenta troppo il gioco, deve avere più velocità di pensiero. Nel trovare la quadra e l’assetto giusto il centrocampo è stato quello più problematico“.
VLAHOVIC “Adesso bisogna essere forti nel non farsi prendere dalle offerte che arriveranno. È un 2000 ed ha già fatto 21 gol”
GATTUSO “Ha avuto tanti problemi relativi agli infortuni e al covid, oltre a quelli con De Laurentiis, ma sta portando a termine l’obiettivo nonostante davvero tanti problemi di organico. Fa anche un bel calcio, poi ogni anno si è sempre migliorato e aggiornato nelle idee, nei principi di gioco. Per me insieme a Pioli e De Zerbi è tra i migliori allenatori in Italia, ma va messo in condizione di esprimere il suo credo con giocatori funzionali“.
PRESSIONI DELLA PIAZZA “Non giudico Prandelli perché non conosco le dinamiche, ma credo alle sue dichiarazioni. È normale che più si va avanti con l’età e più che il carico dello stress anche se è lo stesso si ha meno energia mentale e non lo si sopporta. Firmerei in bianco per allenare a Firenze perché ti coinvolge al 360°, è una piazza romantica e vuole bel calcio“.
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