
Cesare Prandelli, allenatore della Fiorentina, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport dopo la vittoria per 4-1 ottenuta contro il Benevento. Ecco le sue parole:
Partiamo da Vlahovic. La stupiscono i numeri di questo ragazzo?
“Il merito è solo suo, si allena con grande determinazione, ascolta. Poi il terzo gol è solo qualità, stop perfetto e palla all’incrocio. Queste qualità o le hai o non le puoi inventare. Deve trovare ora altra tranquillità, non strafare. Ora sarà ancora più complicato per lui, le aspettative si alzano. Mi auguro che abbia grande equilibrio”.
Era una partita da non sbagliare. Dopo la vittoria con la Juventus, oggi è stata la sua Fiorentina più bella. È questa la sua Fiorentina?
“Prepari le partite in un certo modo, sapevamo che il Benevento era fortissimo sulle seconde palle, abbiamo giocato veloce in uscita, in maniera semplice. Ci sono tante idee ma ti devi confrontare con i giocatori che hai“.
Molto bello l’abbraccio e il sorriso di Ribery. Che cosa vi siete detti?
“Lo scherzo con Franck al cambio? Mi ha detto che avrebbe potuto fare 90′, gli ho detto che sono abbastanza vecchio e non ho calcolato bene il tempo. Mi ha risposto dicendo che anche lui è vecchio, e ci siamo abbracciati”
Continuiamo a vedere i gol ed esaltiamo Vlahovic, ma stiamo sottovalutando Eysseric
“Grazie per aver parlato di Valentin. È un giocatore che ha grandi qualità, il suo problema era la continuità. Può giocare in tutti i ruoli, è un giocatore di calcio. Ha voluto lavorare tanto per mettermi in difficoltà, e ci è riuscito”.
La partita di oggi era un vero spareggio. Siete entrati per dare una svolta al vostro campionato. Avrete incontri duri in casa, dovete cambiare il trend nelle partite in trasferta?
“Scontri diretti ne avremo altri fuori, ma anche con le grandi squadre se ti abbassi la partita la perdi. Bisogna avere coraggio di attaccare gli spazi e attaccare in verticale, stasera l’abbiamo fatto molto bene“.
Sono stati giorni difficili?
“Sono molto stanco, dentro abbastanza vuoto. Felicissimo per i giocatori e per la società, ma in questo momento sono solo stanco”.
Ha sentito il presidente?
“Si, l’ho sentito”.
Firenze è da anni, ormai, che sta attraversando questi momenti. Quanto è difficile lavorare con una squadra con anni di difficoltà alle spalle?
“Quando devi ricostruire devi avere un progetto tecnico, è la base per iniziare un cammino importante. Firenze è una città che stimola molto e chiede molto. Ci manca il nostro pubblico, sono convinto che con il pubblico avremmo capito fin dall’inizio quale doveva essere il nostro campionato. Con la società ci siamo arroccati, abbiamo cercato di fare gruppo tra di noi. All’esterno ci sono sempre tante situazioni da tamponare, ma a me piace fare il mio lavoro a viso aperto“.
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