La Fiorentina è tornata a vincere con Prandelli, dopo che il tecnico gigliato era riuscito “solo” nell’impresa storica dello Juventus Stadium, ma che era rimasta imprigionata da diverse sconfitte e, soprattutto, da una serie di pareggi interni che sembrava non voler finire mai.
Ed invece è arrivata la vittoria semplicemente fondamentale contro il Cagliari targata Dragowski (non solo per il rigore parato, ma anche per un “miracolo” nel finale di gara su palla deviata insidiosissima) e Vlahovic (ancora a segno, stavolta non su rigore, ed in un’altra partita costellata da un impegno enorme contro l’intera difesa avversaria). Un successo che assume un sapore ancora più forte perché giunto in una giornata in cui eravamo privi di Ribery, Castrovilli e poi anche di capitan Pezzella (uscito sul finire del primo tempo per un infortunio ai flessori).
Il gioco ancora latita, ma il modulo forse è quello giusto: il 3/4/2/1 (serve però un esterno destro di spinta che sostituisca Lirola, non lo può fare assolutamente Caceres, a meno di partite contro big di primissimo piano), con i 2 dietro la punta che si allargano, cosa che avevo immodestamente già “consigliato” a Iachini lo scorso 12 ottobre, in un articolo che trovate in calce rispetto a questo.
Ora l’Inter in Coppa Italia e poi la trasferta al Diego Armando Maradona di Napoli domenica ad ora di pranzo: una settimana proibitiva ma anche nella quale non abbiamo nulla da perdere, e per questo possibile foriera di piacevoli sorprese.
Speriamo di recuperare Ribery (Firenze e la Fiorentina sognano il francese ed il redivivo Callejon dietro ed ai lati rispetto a Vlahovic, senza dimenticare però le ottime qualità di Castrovilli, che può sacrificarsi giocando anche più dietro, e di Bonaventura) e che Pezzella non stia fuori per molto tempo, anche se abbiamo un Martinez Quarta che ha già fatto intravedere intelligenza e bravura: dovrà però migliorare, e molto, a livello fisico dove si è dimostrato un po’ troppo leggerino (ma in Sud America, si sa, lavorano molto meno che in Europa su questo fondamentale).
E per finire un calorosissimo invito alla Società ad andare ad acquistare i calciatori che ci mancano per avere una rosa omogenea e di qualità. Sono già partiti Cutrone, Lirola e Saponara, lo sta per fare anche Duncan, con la posizione di Kouamè che vedrà oggi il suo procuratore incontrare la Fiorentina. Che si inizi insomma a pensare pure alle entrate: anche da queste dipenderanno le possibilità di uscire definitivamente dalla melma della zona retrocessione al più presto.
Giancarlo Sali
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