La Fiorentina, intesa come società, avrebbe voluto aprire il Viola Park ai tifosi per la seconda amichevole della stagione. Un incontro speciale, considerato che domenica (ore 20), infatti, la truppa di Italiano affronterà il Catanzano. Una partita che ha la valenza di un test di avvicinamento all’inizio del campionato, ma che per i tifosi delle due squadre rappresenta sempre qualcosa di speciale; un modo di fare festa e celebrare uno dei gemellaggi più solidi e antichi delle due tifoserie. Amicizia nata agli inizi degli anni ottanta, subito dopo il secondo posto dei Viola nel campionato 1981-82; i motivi sono ovviamente noti a tutti. Ma, come detto, nonostante l’adoperarsi delle due società, i sostenitori viola e giallorossi resteranno fuori.Stessa sorte per il primo vero test di questo pomeriggio alle 19 contro il Parma. Ma se da una parte era stato messo in preventivo giocare davanti a pochi intimi contro i ducali, per l’incontro con i calabresi proprio no. Un disagio sottolineato anche dai tifosi viola con un comunicato.
«Ho letto il comunicato delle associazioni dei tifosi della Fiorentina – ha detto il direttore generale Joe Barone ai media ufficiali del club durante l’allenamento mattutino della squadra –, siamo con loro. Siamo molto dispiaciuti per quello che sta succedendo, da parte della Fiorentina abbiamo fatto di tutto per avere la tifoseria vicino alla squadra qui a Bagno a Ripoli, ci aspettiamo qualcosa in più sui tempi. Ci sono responsabilità di qualcuno da prendersi sull’agibilità dello stadio, dove al momento le partite non si possono giocare, sia contro il Parma che contro il Catanzaro. Mi auguro che questa situazione si possa risolvere al più presto».Il massimo dirigente viola si toglie anche un sassolino dalla scarpa, guardando però con fiducia al futuro: «Poi ovviamente c’è anche il tema dei parcheggi: ne parliamo da parecchio tempo, sono straconvinto che in futuro possiamo risolvere questa situazione». In ballo c’è anche il ’caso stadio’: «Anche in questo caso, siamo in sintonia con la tifoseria – ha chiuso il dg –. Abbiamo sempre chiesto chiarezza su modi, tempi e costi, al momento non ci sono. La Fiorentina vuole giocare al Franchi, che si trovi il modo per giocare nel nostro stadio durante questi lavori, se i lavori inizieranno». Lo scrive La Nazione.