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Un lungo periodo negativo e un silenzio che preoccupa: dove sono Commisso e Pradè?

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Un lungo periodo negativo e un silenzio che preoccupa: dove sono Commisso e Pradè?

Andrea Gemignani

7 Marzo · 23:39

Aggiornamento: 7 Marzo 2025 · 23:39

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La squadra, il gioco, l'allenatore. Tutto è in discussione. Meglio mettere la testa sotto la sabbia o provare a cambiare rotta?

La Fiorentina sta indubbiamente vivendo uno dei periodi più difficili della sua storia recente, eppure l’assenza e il silenzio del Presidente Rocco Commisso sono assordanti. La squadra, che all’inizio della stagione sembrava avere buone premesse, è ora immersa in una crisi che non sembra aver fine. Il campionato resta aperto, eppure il futuro appare incerto e nebuloso. La tifoseria, solo pochi mesi fa entusiasta e carica di speranza, è oggi divisa, disorientata e per la maggior parte, sempre più rassegnata.

Le aspettative per una stagione diversa erano tante. Il mercato estivo così come quello invernale pareva avessero regalato acquisti di qualità, ma la realtà del campo è ben lontana dalle speranze. Le sconfitte da dicembre ad oggi non si contano più, il gioco latita e la squadra di Palladino sembra incapace di ritrovare se stessa. Nonostante la posizione in classifica non sia drammatica, il disincanto cresce tra i tifosi, che faticano a capire come sia possibile che una squadra con tante potenzialità possa inciampare così frequentemente. Ma, ancor più preoccupante, troviamo sia il fatto che non vi siano risposte concrete da parte della dirigenza.

Il presidente Commisso, che ha sempre dichiarato il suo impegno e amore per il club, sembra essere lontano non solo geograficamente da Firenze. La sua assenza ed il suo silenzio prolungato sollevano perplessità e domande legittime. Nonostante il suo profondo legame con la Fiorentina, non una parola, una presa di posizione chiara con una squadra in palese perenne difficoltà. Il suo silenzio non contribuisce certamente a rassicurare una tifoseria sempre più sfiduciata.

A complicare il quadro, il direttore sportivo, Daniele Pradè, che sembra essersi rassegnato alla sua posizione, non un’intervista, non una presa di posizione dopo le ultime imbarazzanti prestazioni della squadra. Un silenzio che si fa pesante, un’assenza che suona come una resa anticipata.

Nel frattempo, l’ambiente che circonda la Fiorentina appare più frammentato che mai. I tifosi, che anche dopo il mercato di gennaio erano uniti dalla passione e dalla fiducia nei confronti della squadra, sono sempre più divisi. Alcuni cercano di rimanere ottimisti, ma in cuor loro sono consapevoli che il futuro immediato non promette nulla di buono. Altri hanno già abbandonato la speranza, chiedendosi quale sia la direzione presa dalla società.

Le partite si susseguono, ma la stagione è sempre più anonima. La Fiorentina è una squadra che sembra essersi persa, senza una chiara identità di gioco, senza una visione forte e condivisa fuori dal campo. La fine della stagione è ancora lontana, ma il rischio di veder scivolare l’annata nell’anonimato è concreto.

In questo clima di smarrimento e delusione, la Fiorentina ed il pubblico innamorato che la sostiene avrebbero bisogno di segnali forti, di risposte concrete. Ma soprattutto, della società e del suo presidente, che oggi appaiono anche mediaticamente più lontani che mai.

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